Café des Signes Alla buvette del Gran Consiglio si ordina il caffè con la lingua dei segni

SwissTXT / pab

14.10.2019

Parlamentari ticinesi «costretti» per un giorno a ordinare le bibite nella lingua dei segni.

È quanto avvenuto lunedì alla buvette del Gran Consiglio a Bellinzona, dove si è tenuto il «Café des Signes», un progetto della Federazione svizzera dei sordi.

Obiettivo: sensibilizzare il grande pubblico

«Il Café des Signes – ha spiegato ai microfoni della RSI la direttrice regionale della federazione Alexandra Nötzli – non è nient’altro che un caffè, come oggi la buvette del Gran Consiglio, gestita solo dai sordi. La gente udente che viene deve pertanto fare la propria ordinazione nella lingua dei segni: ha un attimo di tempo per imparare il segno che necessita e dopo può fare la sua comanda, altrimenti rimane a secco».

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare il grande pubblico alla lingua dei segni, oltre a presentare i sordi, la loro quotidianità e le loro capacità nel mondo del lavoro. L’idea viene proposta in tutta la Svizzera ed è già sbarcata anche a Palazzo federale.

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