Salute Arginato il focolaio di febbre Q in Alto Vallese

bt, ats

23.6.2023 - 11:53

La malattia era stata diagnosticata in un gregge di capre, poi si è trasmessa all'uomo. (foto d'archivio)
La malattia era stata diagnosticata in un gregge di capre, poi si è trasmessa all'uomo. (foto d'archivio)
Keystone

Il focolaio di febbre Q emerso a fine marzo nell'Alto Vallese e partito da un gregge di capre è stato contenuto. Venti le persone infettate: tutte sono state sottoposte a trattamento medico e dal 4 maggio non si ha notizia di nuovi contagi.

bt, ats

Il focolaio era stato scoperto nella località di Mund, non lontano da Briga. Sono subito stati ordinati provvedimenti per ridurre al minimo il rischio di trasmissione all'uomo e uno screening sulla popolazione del posto.

In totale, indicano in una nota odierna le autorità vallesane, test sierologici sono stati condotti su 346 persone. Dei 20 casi venuti a galla, 18 erano relativi a infezioni recenti: nove individui che vivono o hanno visitato Mund e altri nove che abitano o lavorano nei paraggi.

Sette di essi riguardavano donne incinte o che avevano partorito da poco. Tutte hanno potuto essere curate. Visto che da inizio maggio non sono emersi nuovi casi, il focolaio è considerato come risolto, si legge nel comunicato.

Cosa è la febbre Q?

La febbre Q è causata dal batterio Coxiella burnetii, che può essere trasportato per via aerea su distanze relativamente lunghe. Si trasmette all'uomo tramite inalazione e contatto con l'urina, il latte e le feci degli animali infetti.

Non esiste invece il contagio da uomo a uomo. La maggior parte delle persone non sviluppa sintomi diversi da quelli di una leggera influenza oppure rimane addirittura asintomatica. Di norma, la malattia guarisce spontaneamente senza lasciare effetti collaterali.