AlpTransit Apertura galleria di base del Ceneri, Zali: «Contenti, ma con rammarico»

SwissTXT / pab

4.9.2020

Nella foto il momento del taglio del nastro con da sinistra il CEO ATG Dieter Schwank, il consigliere federale Ignazio Cassis, la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, il presidente del Governo ticinese Norman Gobbi e il CEO FFS Vincent Ducrot.
Nella foto il momento del taglio del nastro con da sinistra il CEO ATG Dieter Schwank, il consigliere federale Ignazio Cassis, la presidente della Confederazione Simonetta Sommaruga, il presidente del Governo ticinese Norman Gobbi e il CEO FFS Vincent Ducrot.
Ti-Press

È un giorno di celebrazioni quello di oggi per il Ticino. Si festeggia l'ultimo tassello di un'opera «visionaria», immaginata per la prima volta nel 1947.

Lo ha detto il consigliere federale Ignazio Cassis alla cerimonia di inaugurazione della galleria di base del Ceneri, facendo riferimento al progetto di Alptransit.

Tra tre poli del Cantone - Bellinzona, Locarno e Lugano - la distanza in treno sarà dimezzata. Ma la «Città Ticino», per avere gli slot per far viaggiare i TILO, dovrà lottare con il traffico merci, che attraverserà a cielo aperto Lugano e soprattutto Bellinzona. E comunque a AlpTransit... si ferma a Vezia.

«È un giorno di festa e non è il momento di avere amarezza. È andata così. Credo che dobbiamo essere contenti di aver saputo portare a casa il Ceneri. Certo rimane una percentuale di rammarico», ha affermato oggi a Camorino il direttore del Dipartimento del Territorio Claudio Zali.

Proseguimento a sud di Lugano... non prima di 20 anni

Il proseguimento di Alptransit a sud di Lugano è un progetto «molto importante» per il Consiglio federale. Lo ha affermato il 4 giugno la consigliera federale Simonetta Sommaruga durante il dibattito sulla fase di ampliamento 2035 dell'infrastruttura ferroviaria svizzera. La ministra dei trasporti ha evocato una possibile prima tappa tra Chiasso e Melano.

«Sappiamo che in un arco temporale di una ventina di anni da oggi non c'è spazio per questo progetto», prosegue Zali. «Ma cercheremo - aggiunge - di fare il possibile per anticipare l'inizio delle fasi progettuali».

Prima di procedere con dei passi concreti occorrerà tuttavia attendere l'aggiornamento della Prospettiva a lungo termine per la ferrovia, strumento dove vengono presentate le linee guida dello sviluppo dell'offerta. Ciò potrebbe avvenire nel 2022, quando il Parlamento sarà chiamato ad esprimersi in materia.

L'orizzonte 2030/35 è dunque verosimile per il completamento? «Io me lo auguro - conclude Zali - ma non sono convinto che potremo riuscirci. Ripeto: il Ticino manterrà viva la sua voce per cercare di avere nel tempo più breve possibile il completamento a sud di Alptransit», conclude.

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