Cartello edilizioAppaltopoli, discussioni in Parlamento: «I Grigioni non sono corrotti»
Swisstxt
15.6.2021 - 18:00
Il Gran Consiglio grigionese si è detto prevalentemente sollevato dei risultati dell'inchiesta parlamentare sul cartello edilizio nel Cantone. Secondo i partiti borghesi, le conclusioni riabilitano le autorità, mentre la sinistra ha espresso maggiori critiche.
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15.06.2021, 18:00
15.06.2021, 18:19
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La Commissione parlamentare d'inchiesta (CPI) ha presentato la sua seconda e ultima relazione sulla vicenda la settimana scorsa. Da un lato, ha stabilito che né l'amministrazione né il Governo erano attivamente coinvolti nei cartelli. Dall'altro però, essi avevano da tempo il sospetto che nell'industria della costruzione ci si accordasse sui prezzi e non hanno fatto nulla al riguardo.
La CPI ha quindi rilevato solo una violazione dei doveri d'ufficio imputabile a tre quadri dell'Ufficio tecnico cantonale. Essi non hanno reagito adeguatamente alle indicazioni dell'informatore Adam Quadroni, precedentemente membro del cartello dell'Engadina Bassa.
«La posta in gioco è il ripristino della fiducia della gente nei confronti delle istituzioni cantonali», ha affermato oggi il capogruppo del Centro Martin Bettinaglio sulla questione. La CPI non ha trovato prove di infiltrazioni tra politica e imprese edili, ha aggiunto il rappresentante della più grande frazione in parlamento, ammettendo però che le carenze venute a galla mostrano che si sarebbe dovuto fare meglio.
Sulla stessa lunghezza d'onda il resto del centro e della destra: «I Grigioni non sono corrotti», ha affermato la liberale-radicale Vera Stiffler, parlando di accuse «gonfiate» di PS e parte dei media. Siamo ben lontani dal sistema mafioso evocato, le ha fatto eco a nome dell'UDC Valérie Favre Accola.
Pessimo comportamento
In casa socialista invece, il rapporto della CPI è stato percepito in maniera diversa. «Viene dipinto un quadro morale che non è bello», ha detto il capogruppo Lukas Horrer. Esso porta alla luce un comportamento nell'amministrazione caratterizzato dal voltarsi dall'altra parte, ha stigmatizzato.
Secondo Horrer inoltre, il Governo deve ora considerare la completa riabilitazione del «whistleblower» Quadroni, sia scusandosi che tramite un risarcimento. È vero che questi ha partecipato ad attività criminali, ma ha anche fatto di tutto per informare il pubblico sugli accordi a tavolino riguardanti i prezzi nell'edilizia.
Governo: errori, ma siamo vittime
Oltre ai parlamentari, oggi pure l'Esecutivo retico ha commentato in Parlamento il rapporto, elogiando il lavoro della commissione per aver aiutato a ricostituire la credibilità dell'amministrazione di tutto il Cantone.
Non si può indorare la pillola, ha comunque ammesso il presidente del Governo Marion Cavigelli, dato che fino al 2012 indicazioni e sensazioni non sono state seguite con sufficiente coerenza e la cattiva condotta da parte dei dipendenti dell'Ufficio tecnico ha fatto sì che non sia stata messa immediatamente fine ai cartelli.
Le misure amministrative raccomandate sono già state in gran parte state applicate, prossimamente nascerà anche uno sportello esterno all'amministrazione per denunciare sospetti e irregolarità
Riguardo a Quadroni infine, Cavigelli ha detto che l'informatore «merita rispetto, riconoscimento e gratitudine». Il Governo intende esprimergli tutto ciò attraverso una lettera.