USI Bertoli sul «divorzio» da Erez: «Una serie di richieste non sono state recepite»

SwissTXT/Red

23.4.2022

Manuele Bertoli, Presidente del Governo e Direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (foto d'archivio).
Manuele Bertoli, Presidente del Governo e Direttore del Dipartimento dell’educazione, della cultura e dello sport (foto d'archivio).
© Ti-Press / Samuel Golay

Il giorno dopo la notizia che tra tre settimane Boas Erez non sarà più il rettore dell'Università della Svizzera italiana non si vuole ancora entrare ufficialmente nei dettagli della vicenda, ma alcuni elementi del «divorzio consensuale» dovuto a «divergenze di vedute» cominciano a chiarirsi.

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La presidente del Consiglio dell'USI Monica Duca Widmer ha indicato l'esistenza di un problema nel fatto che l'amministrazione non è cresciuta di pari passo con l'università. La conduzione dell'USI fino al 2016 era stata interamente sotto la responsabilità dapprima di Marco Baggiolini e poi di Piero Martinoli. Lo riferisce la RSI.

Una situazione alla quale si era deciso di porre rimedio sei anni fa, nominando il primo rettore nella persona di Boas Erez, in seguito vi è stata la nascita del Senato accademico, poi erano state sperate le funzioni di segretario generale e di direttore amministrativo e di recente è stato adottato un nuovo organigramma che prevede la figura del direttore operativo.

«Le cose si sono incrinate»

Si è anche espresso il consigliere di Stato Manuele Bertoli che – oltre a dirigere il Dipartimento educazione, cultura e sport – siede anche nell'organo che esercita l'alta vigilanza sull'ateneo.

Alla RSI ha spiegato che «le cose si sono incrinate» quando «una serie di richieste che andavano nella direzione del muoversi, sembravano non essere recepite sufficientemente o nella maniera in cui il Consiglio immaginava di vedere evolvere la situazione».

Tuttavia secondo il consigliere di Stato che ha assunto un ruolo di mediazione per arrivare a una soluzione concordata che garantisse continuità, non si tratta di un terremoto, anche se il cambiamento è rilevante data l'importanza della figura del rettore.

«Adesso dobbiamo guardare avanti, ringraziando naturalmente Boas Erez per il lavoro che ha fatto, che è stato un ottimo lavoro – conclude Manuele Bertoli –, e poi cercando un nuovo rettore, una nuova rettrice, affinché anche in futuro l'università continui a crescere».

«Ci fu un malinteso tra Erez e Marco Borradori»

Il sindaco di Lugano Michele Foletti esclude che ad aver contribuito a creare le divergenze di vedute possano essere state le posizioni assunte dal rettore, per esempio sull'autogestione.

«È vero che c'è stato un malinteso tra lui e Marco Borradori, ma avevano poi appianato, si erano parlati e avevano trovato la soluzione. Io non credo che si possa mettere in politica questa scelta del Consiglio dell'USI», afferma Foletti ai microfoni della RSI, elogiando l'operato del primo rettore e la collaborazione instauratasi con l'Università.