Ticino Clausura del Consiglio di Stato dal «menu» variegato

Swisstxt

27.10.2021 - 21:05

Nessuna decisione ma approfondimenti per deliberare
Nessuna decisione ma approfondimenti per deliberare
archivio Ti-Press

Il Consiglio di Stato ticinese ha tenuto mercoledì una seduta di clausura per svolgere una serie di approfondimenti tecnici e politici.

La riunione è servita al Governo per aggiornare le proprie strategie su alcuni temi prioritari già tematizzati nel programma di Legislatura – evoluzione demografica, mercato del lavoro, cambiamenti climatici, digitalizzazione, pianificazione ospedaliera, prospettive finanziarie – e per delineare i propri orientamenti, in una prospettiva di medio e lungo periodo.

La direzione segnata dal Parlamento è stata chiara: agire «prioritariamente» sulla spesa per il riequilibrio finanziario. Il Consiglio di Stato ha discusso la portata della recente decisione del Gran Consiglio, che impone pure di raggiungere il pareggio di gestione corrente entro il 2025.

Ma proprio il presidente Manuele Bertoli ha precisato, ai microfoni della RSI, che «in realtà già il sistema del freno al disavanzo impone di intervenire sui conti a medio termine ed è quello che faremo già a partire dal preventivo 2023 per arrivare all'equilibrio finanziario senza fare dei danni, perché alla fine bisogna che questa politica di rigore finanziario non produca effetti negativi».

Due pacchetti di temi

Le audizioni di tecnici e funzionari durante la giornata di lavoro sono state suddivise in due parti: una - precisa il direttore del DECS - contemplava approfondimenti su mercato del lavoro, demografia, cambiamenti climatici, aspetti che messi assieme ci interpellano sul tipo di Ticino che si vuole per il futuro.

Il secondo pacchetto di temi presi singolarmente è stato considerato più complesso, a partire dall'esame dell’evoluzione demografica degli ultimi anni in Ticino.

Gli specialisti dell’Ufficio di statistica hanno evidenziato che la situazione attuale nel Cantone è caratterizzata da un’inversione di tendenza: la popolazione residente, dopo un aumento costante fra il 1990 e il 2016, si trova ora in una fase di stabilizzazione.

Il Consiglio di Stato ha preso atto delle cifre presentate e intende ora ulteriormente approfondire l’analisi, ad esempio prendendo in considerazione l’influenza delle dinamiche transfrontaliere sulla struttura della popolazione ticinese.

Non è stata presa nessuna decisione, ma lo stesso presidente del Governo ritiene questo incontro un «ottimo esercizio di conoscenza per deliberare con cognizione di causa».