Ticino Comunali, ecco alcune stranezze uscite dalle urne

SwissTXT / sam

20.4.2021

Il Palasport di Bellinzona (tipress)
Il Palasport di Bellinzona (tipress)
Ti-Press

Dalle urne, anche a questo giro, sono uscite alcune stranezze. Casi particolari che meritano di essere raccontati.

Come ad esempio quello, così si potrebbe dire, delle «due poltrone per uno», ossia di persone che sono riuscite, come unici candidati di una lista, ad ottenere ben due seggi in Municipio.

Come nel caso di Giorgio Pellanda a Centovalli (con la sua lista «Impegno e passione»), che ha fatto sapere ai microfoni della RSI che vorrebbe cedere una delle poltrone a una donna, e Moira Medici a Cevio (con la sua lista «Paese libero»).

«Parenti serpenti»

Ci sono anche i casi dei «parenti serpenti», dato che in tre comuni ticinesi c'è stato chi ha dovuto rinunciare - da eletto - al posto in Municipio, per incompatibilità parentale.

È successo ad esempio a Mergoscia, dove la sindaca uscente Giaele Ghisla, pur venendo rieletta con 90 voti, è stata superata dal fratello Sandro Ghisla, che di voti ne ha ricevuti 162. Ma in un Esecutivo, lo dice la legge, due fratelli sono di troppo. E la sindaca uscente, che con il fratello non va d'accordo, non vuole chiedere una deroga per poter sedere con lui in Municipio, ma preferisce cedere il suo posto a un'altra donna.

Problemi simili si sono presentati in altri due Comuni, a Massagno e a Canobbio, anche se le parentele, in questi casi, erano meno stretti. Ad ogni modo il meno votato ha dovuto rinunciare al posto.