In un lungo comunicato in cui criticano apertamente sia il sindaco Marco Borradori che il municipale uscente Michele Bertini i molinari affermano: «Pensare di risedersi oggi a un tavolo con l’attuale Municipio, risulta per noi semplicemente impraticabile». La disdetta ricevuta viene definita «illegale e modellata a seconda della situazione».
Violenza «emblematica»
Il testo inoltre denuncia che «la stessa violenza», sulla quale si costruisce la narrazione dello sgombero, rispetto a due situazioni (una convocata dal Molino, l’altra no), nelle quali, in realtà, è successo poco o niente, è assai emblematica».
«A ben vedere parliamo di 'normali' bagatelle e tensioni di mondi diversi che in qualsiasi città del mondo avvengono quasi settimanalmente», sostiene la lunga nota, «di cui nessuno si stupisce più troppo e soprattutto ci costruisce sopra un’intera campagna elettorale».