COVID-19 Covid-19: un anno fa il primo caso positivo in Ticino

mp, ats

25.2.2021 - 11:00

Il Medico cantonale Giorgio Merlani
Il Medico cantonale Giorgio Merlani
© Ti-Press / Archivio

Risale a un anno fa il primo caso di Covid-19 registrato in Ticino,  che risulta essere anche il primo a livello nazionale. Il 25 febbraio del 2020, l'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) comunicava che un 70enne ticinese era risultato positivo al test sul coronavirus, dopo essere rientrato da un soggiorno a Milano.

Da allora, oltre 23'300 persone hanno dovuto essere ricoverate in ospedale e 9'256 persone sono decedute in Svizzera a causa del virus. Oltre 552'000 casi sono stati confermati in laboratorio, ovvero 6'393 ogni 100'000 abitanti. Dopo una prima ondata nella scorsa primavera, il numero di casi ha di nuovo cominciato a crescere in autunno, obbligando il Consiglio federale a prendere nuove misure di semi-confinamento per arginare la pandemia.

Da dicembre le mutazioni del virus, più contagiose, preoccupano le autorità. Il 24 dicembre, la nuova variante in provenienza dalla Gran Bretagna è stata scoperta in Svizzera in due campioni. Alcuni giorni più tardi, l'UFSP ha indicato di aver individuato due casi della variante sudafricana. Infine, il 9 febbraio scorso, un caso della variante brasiliana è stato identificato per la prima volta nel Paese.

Il maggior numero di contagi quotidiani nel corso della prima ondata era stato registrato il 23 marzo 2020 con 1'464 casi, ma all'epoca si testavano soltanto le persone con sintomi. Durante la seconda ondata, una cifra record è stata stabilita il 2 novembre con 10'559 casi giornalieri.

Il tasso di positività più elevato della prima ondata è stato registrato il 30 marzo, con il 19,9%, mentre nella seconda ondata il 4 novembre il 27,4% delle persone sottopostesi a un test è risultato positivo.

Due personalità che assumeranno un ruolo mediatico importante durante la prima ondata: il consigliere federale Alain Berset e il responsabile della divisione Malattie trasmissibili presso l'UFSP Daniel Koch (Archivio)
Due personalità che assumeranno un ruolo mediatico importante durante la prima ondata: il consigliere federale Alain Berset e il responsabile della divisione Malattie trasmissibili presso l'UFSP Daniel Koch (Archivio)
Keystone

Circa 33 milioni di dosi di vaccino

Finora, oltre 866'400 dosi di vaccino sono state consegnate ai cantoni, di cui 675'500 sono state somministrate. Quasi 173'400 persone ha già ricevuto due dosi. La Svizzera ha firmato contratti con cinque fabbricanti per un totale di circa 33 milioni di dosi.

La Confederazione si è finora impegnata a stanziare un totale di 50 miliardi di franchi per sostenere la sua economia. I fondi sono stati versati o saranno versati per le indennità in caso di lavoro ridotto (20 miliardi), per le indennità di perdita di guadagno (7,5 miliardi), per il programma di crediti Covid-19 della scorsa primavera (17 miliardi) e per i programmi di aiuto alle persone in difficoltà (2,5 miliardi).

Inoltre, sono stati decisi altri aiuti finanziari per i settori dell'aviazione (1,9 miliardi di franchi), dei trasporti pubblici (700 milioni), della cultura (400 milioni) e dello sport (350 milioni).

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