COVID-19 Le vaccinazioni in Ticino si aprono agli over 75. De Rosa: «Ecco le tappe per tutta la popolazione»

sam

23.2.2021

Il presidente del Governo ticinese Gobbi e il ministro De Rosa
Il presidente del Governo ticinese Gobbi e il ministro De Rosa
KEYSTONE/Ti-Press/Samuel Golay

Le autorità cantonali ticinesi hanno organizzato un momento informativo per aggiornare in merito alla campagna di vaccinazione nel Cantone. De Rosa: «Dal 3 marzo al via per gli over 75». Gobbi: «In allestimento un nuovo centro a Giubiasco». Zanini: «Anche se i vaccini sono in ritardo, stiamo recuperando dosi».

Il primo a prendere la parola è stato il presidente del Consiglio di Stato ticinese, Norman Gobbi, il quale ha spiegato che oggi le autorità sono pronte a presentare le prossime tappe della strategia di vaccinazione.

Vaccinazione che, come ha tenuto a precisare il ministro, per l’Esecutivo ticinese è uno dei quattro pilastri dell’uscita dalla crisi del COVID-19, assieme al limitarne la diffusione, il testare le persone e il proteggersi dal virus.

Gobbi ha anche fatto sapere che la macchina organizzativa messa in atto in Ticino, per quanto riguarda appunto le vaccinazioni, funziona.

«Abbiamo constatato che c’è molta attesa per le vaccinazioni, e ciò ci rende molto felici, ma non possiamo che invitare la popolazione alla pazienza, ad attendere il proprio turno. Ora finalmente vediamo il traguardo, ma non sappiamo dove esso sia», ha concluso.

Apertura al vaccino per gli over 75

Successivamente è intervenuto il direttore del Dipartimento della sanità e della socialità Raffaele De Rosa, il quale ha ulteriormente sottolineato come la campagna di vaccinazione in Ticino prosegua, anche se il ritmo è vincolato dalla disponibilità di vaccini.

Al momento è in corso la somministrazione della seconda dose agli over 80 e sono finora state vaccinate 6'730 persone. Ed è stato constatato che entrambi i vaccini usati nel Cantone, quello di Pfizer e quello di Moderna, sono ben tollerati.

De Rosa ha precisato che le forniture di fine febbraio e inizio marzo sono state confermate, dunque si è pronti a procedere con due ulteriori passi: il primo prevede che i Comuni possano contattare gli over 80 che si erano annunciati, ma che (per i ritardi nelle forniture) ancora non avevano potuto prendere un appuntamento. Si tratta di oltre 4mila persone.

Il secondo passo è l’inizio della vaccinazione per la categoria delle persone over 75. Queste, già da domani, mercoledì, riceveranno una lettera personale del medico cantonale.

Il ministro ha poi fatto sapere che ci sono già anche i primi segnali positivi dell’efficacia del vaccino: «La presenza del virus nelle case anziani è diminuito drasticamente. Non ci sono nuovi casi positivi da diversi giorni. Una situazione che permette di pensare a ulteriori allentamenti delle misure, che verranno aggiornate a fine mese».

Le prossimi tappe della campagna vaccinale

De Rosa ha poi proceduto a presentare la pianificazione della campagna vaccinale, sottolineando che «riteniamo importante fornire già oggi un orizzonte temporale definito, il quale è però dettato dalle forniture di vaccino».

FASE 1: partita il 4 gennaio nelle case anziani: tutte le vaccinazioni completate.

FASE 2: partita il 12 gennaio per le persone over 85 e poi anche per gli over 80. Si tratta di 24mila persone e questa fase è stata realizzata al 75%, ma è ora possibile procedere alla seconda dose e a vaccinare chi era in lista di attesa.

FASE 3: apertura del vaccino agli over 75, ossia 17mila persone. Due possibilità di annuncio: recarsi a nuovo centro cantonale di Giubiasco, in fase di allestimento, o vaccinazione di prossimità. Annuncio solo online per Giubiasco e direttamente ai Comuni per quanto riguarda la prossimità. Per quel che concerne il centro di Giubiasco: le iscrizioni online sono aperte da subito tramite il sito del Cantone, con spiegazione su come procedere. Le vaccinazioni partiranno il 3 marzo e proseguiranno fino a fine aprile. Per la prossimità: ci si deve annunciare ai comuni a partire dall’8 marzo e le vaccinazioni inizieranno da metà marzo.

FASE 4: apertura al vaccino a chi ha malattie croniche, ossia 25mila persone. Annuncio da metà marzo e vaccinazioni verso fine marzo e tra aprile e maggio. In questo caso si procederà a collaborazioni con gli studi medici e verranno aperti tutti e quattro i centri cantonali: al mercato coperto di Giubiasco (attivo appunto dal 3 marzo), al Fevi di Locarno, al Conza di Lugano e al mercato coperto di Mendrisio. Capacità di vaccinazione: 2500 al giorno.

FASE 5: vaccino per gli over 65 (35mila persone): iscrizioni da metà aprile e per due mesi, nei quattro centri cantonali. Prevista l’scrizione online. Capacità portata a 3200 vaccinazioni al giorno.

FASE 6: vaccinazione al personale sanitario e agli assistenti di cura: 12mila persone, inizio maggio/fine giugno. Con iscrizione interna presso le varie strutture.

FASE 7: vaccinazione per tutta la popolazione adulta, dai 16 anni. Si tratta di 160mila persone interessate tra fine maggio e l’estate. In questo caso il ruolo centrale l’avranno i centri cantonali, ma anche gli studi medici e le farmacie. Capacità: 3500 vaccinazioni al giorno.

Zanini: «Ad oggi 9'728 persone completamente protette»

Infine ha preso la parola il farmacista cantonale, Giovan Maria Zanini, il quale ha innanzitutto aggiornato sui dati e fornito un ulteriore sguardo sui passi dei prossimi giorni.

Zanini ha spiegato che in Ticino, dal 4 gennaio e fino a domenica, sono state somministrate 32'775 dosi di vaccino. «Ma si tratta di un numero che, ad oggi, non ha senso da solo per dirci dove siamo, dal momento che, perché la vaccinazione possa dirsi completa, sono necessarie due dosi a distanza di circa un mese. Dunque si tratta di differenziare tra vaccini somministrati e persone protette».

Queste ultime, ad oggi, sono 9'728 con due dosi e quindi protette completamente e 13’319 quelle con solo la prima dose e in attesa della seconda. Il totale dei vaccini somministrati è quindi di 32775.

Il Ticino riceve il maggior numero di dosi per popolazione

Zanini ha poi voluto rassicurare su un aspetto: «In questo momento il Ticino (ndr: che ha una popolazione anziana maggiore) è il Cantone che ricevere il numero di dosi maggiore rispetto alla propria popolazione. La chiave di riparto calcolata dalla Confederazione è quindi corretta».

Come controllo di qualità per sapere se in Ticino si sta lavorando correttamente, l’elemento più importante è la differenza tra il numero di dosi ricevute e quelle somministrate. «Noi finora abbiamo ricevuto dalla Confederazione 42'000 dosi e ne abbiamo utilizzate quasi 33'000. C’è una differenza di 9mila, che sono in distribuzione e pronte a essere somministrate. Dunque non c’è nessuna riserva».

Il farmacista cantonale ha addirittura spiegato che, nonostante ogni tanto ci possano essere delle dosi perse (per manipolazioni sbagliate o per fiale non utilizzabili perché difettose), in Ticino riusciamo comunque a recuperarle: «Perché riusciamo, con una fiala, a ottenere sei dosi di vaccino, mentre la Confederazione ne calcola solo 5 per fiala. Dunque ad oggi, il saldo tra quello che abbiamo guadagnato così facendo e quello che abbiamo perso, è di 1'583 dosi».

Zanini: «L'obiettivo primario rimane evitare morti»

Per quanto riguarda i ritardi che ci sono stati nelle scorse settimane nelle forniture di vaccini, ciò ha comportato – rispetto a quanto preventivato dalle autorità cantonali – 18mila vaccinazioni in meno effettuate finora. «Inoltre nelle ultime settimane - ha spiegato Zanini – siamo stati costretti a usare le dosi che avevamo per garantire la seconda somministrazione a chi aveva già ricevuto la prima. Quindi abbiamo potuto fare solo circa 2mila vaccinazioni a nuove persone».

Ci sono però delle forniture in arrivo: 3'900 dosi di Pfizer che arrivano oggi in Ticino e 8'900 di Moderna che non sono ancora in Svizzera, ma che dovrebbero giungere sabato nel Cantone. Come saranno impiegate? «In questo momento l’obiettivo della vaccinazione rimane quello di evitare i morti. Quindi daremo il vaccino a quelle persone che più di tutte rischiano di perdere la vita, ossia agli over 70».

Il farmacista cantonale ha quindi spiegato che le dosi di vaccino che il Cantone ha a disposizione permettono a mala pena di somministrare il vaccino agli anziani. Al momento ci sono ancora 4'400 persone over 80 nelle liste di attesa. Queste persone, dalla prossima settimana, potranno ricevere finalmente un appuntamento.

Zanini ha infine ricordato che, oltre agli anziani, c’è anche una categoria di persone che, pur essendo più giovane, è comunque a rischio di morire. «E quindi stiamo vaccinando anche queste persone, ad esempio chi è in attesa di un trapianto, chi ha gravi malattie tumorali o malattie a livello polmonare o cardiaco, ecc. Abbiamo quindi un approccio che, ripeto, per il momento ha l’obiettivo di evitare dei morti. Solo dalla metà di marzo potremo considerare altre categorie».

In allestimento il centro vaccinale di Giubiasco

Infine ha ripreso la parola il ministro Gobbi, quale direttore del Dipartimento delle istituzioni, per spiegare che il centro di vaccinazione di Giubiasco al Mercato Coperto è in fase di allestimento, in modo da essere operativo dal 3 marzo. Questo centro permetterà di rispondere alla vaccinazione degli over 75.

E a marzo verranno allestiti anche gli altri centri: al Conza di Lugano, al Fevi di Locarno e al Mercato Coperto di Mendrisio con l’obiettivo di essere vicini alla popolazione. «Il concetto che sta dietro a questi grandi centri di vaccinazione è lo stesso già implementato nei centri regionali di Rivera, Ascona e Tesserete, ossia quello di avere cura degli ospiti che si preparano a ricevere il vaccino».

A Giubiasco ci sarà una grande capacità di vaccinazione, per rispondere alla richiesta della popolazione, ma al centro c’è sempre l’essere umano. «Si tratta di una grande e complessa macchina organizzativa, ma efficace come dimostrano le cifre, malgrado i vari ritardi nella consegna dei vaccini», ha sottolineato Gobbi.

Le persone over 75, per poter essere vaccinate presso il centro di Giubiasco, dovranno prenotarsi e iscriversi online, sul sito del Cantone. Ecco un video illustrativo di come fare:

Per gli over 75 ci sarà, lo ripetiamo, anche la possibilità della vaccinazione di prossimità, ossia presso il proprio Comune. Ci si dovrà annunciare a partire da lunedì 8 marzo.

Gobbi ha concluso dicendo che sa che c’è molta attesa per l’arrivo del proprio turno, e questo fa anche piacere, ma chiede appunto alla popolazione pazienza, perché si deve sottostare alla disponibilità dei vaccini. «Oggi è comunque stata data una prospettiva temporale, in modo che tutte le fasce di popolazione possano sapere indicativamente quando potranno ricevere il vaccino. Chiediamo ancora un po' di pazienza», ha concluso.

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