Nomine Più competenze alla CORSI, Pedrazzini: «Nessuna ingerenza»

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25.5.2019 - 19:07

Elezioni e preoccupazioni
Elezioni e preoccupazioni
Source: rsi

C'erano 10 nomi nuovi fra i 23 in lizza domenica per l'elezione dei 20 membri del Consiglio regionale della CORSI.

Fra i nuovi entrati figurano Pelin Kandemir Bordoli per il PS, Giovanna Masoni Brenni per il PLR e Nadia Ghisolfi per il PPD. Il più votato è stato il presidente uscente Luigi Pedrazzini.

Compiti ridefiniti

Fra i temi in discussione, ma senza votazione, anche un documento programmatico approvato dai vertici della Società cooperativa per la Radiotelevisione svizzera di lingua italiana ed inviato ai soci.

Elaborato da un gruppo di lavoro, ridefinisce i compiti dei due consigli (l'altro è quello del pubblico, con 11 membri), attribuendo competenze più estese nella nomina dei dirigenti all'interno della RSI e maggiori possibilità di incidere sui programmi.

«Un tentativo di ingerenza», l'aveva definito senza giri di parole la vicepresidente dell'associazione Amici della RSI, Amalia Mirante. «Un'interpretazione forzata», ha ribattuto Pedrazzini, che ha negato qualsiasi volontà di interferire.

Un corpo intermedio fra l'azienda e il pubblico

«D'altra parte - ha detto l'ex consigliere di Stato - i partiti appartengono alla storia della RSI, creata anche da politici. La politica ha difeso l'azienda in occasione di No Billag ed è nell'interesse della RSI che ci sia un corpo intermedio fra l'azienda e il pubblico atto a verificare che venga rispettato il mandato di servizio pubblico che giustifica il canone».

Fra le preoccupazioni emerse nel corso della discussione, quella per lo spegnimento del segnale del digitale terrestre. Il consiglio del pubblico ha chiesto alla RSI di rivalutare la scelta, che di fatto taglierà fuori il pubblico di oltre confine, un ampio bacino di utenza.

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