Dopo oltre due mesi senza precipitazioni (o quasi), la neve ha fatto ritorno lunedì sera a sud delle Alpi. I primi fiocchi hanno iniziato a cadere intorno alle 18 sul Sottoceneri, come ha fatto sapere Locarno Monti attraverso il proprio profilo Twitter.
MeteoSvizzera prevedeva le prime deboli precipitazioni dal pomeriggio con il limite delle nevicate fra 400 e 700 metri con probabile calo in serata fino in pianura.
Ma inutile farsi illusioni: l’inverno classico, con il paesaggio imbiancato e il freddo pungente, non è destinato a durare, come ha spiegato Luca Nisi di MeteoSvizzera in diretta al Quotidiano della RSI: «Si sta avvicinando un fronte freddo e abbiamo un richiamo di aria umida dal Mediterraneo vero il sud delle Alpi, ma è una fase di sbarramento debole e molto breve, già martedì mattina vedremo il sole splendere in cielo».
L’esperto ha anche fatto il punto sulle differenze geografiche delle precipitazioni: «Essendo i venti piuttosto deboli in quota, le correnti non riusciranno a spingere il grosso delle precipitazioni all’interno delle Alpi; la zona più toccata, seppur con quantitativi modesti, sembra essere il Sottoceneri».
E giovedì e venerdì si avranno fino a 17 gradi
In pianura, dovrebbe arrivare solo una spolverata di neve, mentre in collina e in montagna sono previsti sui 5-10 centimetri. Precipitazioni che «interrompono a livello statistico la serie di giornate secche – continua Nisi –, ma gli effetti sulla natura saranno molto limitati poiché il contenuto d’acqua sarà veramente molto basso».
Già da martedì ci sarà infatti vento da nord nelle vallate superiori, mentre nel Ticino centro-meridionale non ci sarà, ma giovedì e venerdì la temperatura potrebbe addirittura salire fine a 17 gradi. «Quindi l’acqua caduta evaporerà velocemente».