Sanità EOC-Cardiocentro, l'SMS della polemica

SwissTXT / pab

15.2.2019

L'Ospedale civico e il Cardiocentro
L'Ospedale civico e il Cardiocentro
Ti-Press

Tornano ad accendersi le tensioni tra Ente Ospedaliero Cantonale e Cardiocentro in vista del futuro del cosiddetto Ospedale del cuore.

Questa volta, come riporta la RSI, la colpa è di un SMS il cui autore è il presidente dell'EOC Paolo Sanvido, che nel messaggio corteggia il co-primario della clinica luganese.

"Ti offro il primariato della cardiologia"

"Ti offro il primariato della cardiologia all'EOC, puoi chiedere tutto quello che vuoi": suona così la proposta fatta via SMS da Paolo Sanvido al co-primario del Cardiocentro Giovanni Pedrazzini. Un'avance che risale a metà gennaio, dopo la nomina di Tiziano Cassina a direttore sanitario della struttura luganese.

E proprio facendo leva su questa nomina, Sanvido ha cercato di convincere il professor Pedrazzini a cambiare casacca, o meglio a cambiare camice.

Richieste verifiche al Consiglio di Stato

Un SMS che non è passato inosservato e che è arrivato fino a Bellinzona. L'avvocato Marco Bertoli, patrocinatore del Cardiocentro, ha scritto al Consiglio di Stato, denunciando il comportamento giudicato scorretto di Sanvido. E, in nome del suo ruolo di vigilanza sancito dall'articolo 26 della legge sull’Ente Ospedaliero Cantonale, ha chiesto di verificare quanto accaduto.

Anche perché l'SMS pare proprio un'offerta di lavoro, ma in ambito pubblico le nomine dovrebbero essere soggette a concorso? E poi: quanti all'interno del consiglio di amministrazione sapevano dello scritto?

Abuso di autorità?

Potrebbe esserci stato un abuso di autorità, un reato perseguibile d'ufficio. Per questo, la lettera di quattro pagine, giunta giovedì sul tavolo del Governo, non è l’unico strascico di quell’SMS.

Contro il presidente è stata fatta anche una segnalazione al procuratore generale Andrea Pagani. Da capire se seguirà una querela di parte per concorrenza sleale.

"Mancanza di credibilità e di fiducia"

Il Cardiocentro denuncia una mancanza di credibilità e di fiducia nel rapporto con l'ente. Rapporto già difficile a causa delle numerose discussioni sul futuro dell'istituto: da una parte chi vorrebbe restasse un ente autonomo; dall'altra chi invece vorrebbe passasse in mano pubblica entro la fine del 2020, rispettando così una convenzione firmata negli anni '90.

Raggiunto venerdì sera, Paolo Sanvido ha detto alla RSI di: “Non ritenere riprovevole un messaggio personale inviato a un amico" e si è dichiarato "dispiaciuto che un simile messaggio sia ora utilizzato con altri fini nella vicenda che tocca Ente Ospedaliero e Cardiocentro".

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