Omicidio-suicidioFatto di sangue a Monte Carasso, c'è una testimone
pab
29.3.2021
La donna uccisa, divorziata dall'uomo poi suicidatosi, stava facendo jogging con un'amica, che ha lanciato l'allarme. Il capo dicastero sicurezza di Bellinzona Andrea Bersani alla RSI: «Dopo Giubiasco, un’altra tragedia che fa riflettere».
29.03.2021, 06:00
29.03.2021, 08:27
pab
Il drammatico omicidio-suicidio si è consumato domenica pomeriggio verso le 13h00 sulla sponda destra del fiume Ticino, in territorio di Monte Carasso, una zona molto frequentata, soprattutto nei fine settimana, da persone in bicicletta e che fanno jogging.
Il 53enne svizzero, domiciliato nel Bellinzonese, si è avvicinato alla ex moglie, una 44enne pure del Bellinzonese, mentre stava correndo accompagnata da un'amica sulla strada sterrata che costeggia il fiume. L'uomo, armato di pistola, ha colpito, secondo La Regione, la ex consorte con due colpi al petto. Ha rivolto poi l'arma verso di sé e si è tolto la vita.
I dettagli emersi finora non sono molti. La polizia ha confermato l’omicidio - suicidio intorno alle 16.00 di domenica e, stando alle informazioni della RSI, l'allarme è stato lanciato proprio dall'amica della vittima, testimone dei fatti.
Chiamato il Care Team
La polizia scientifica è rimasta per molte ore sul luogo della tragedia con diversi agenti per raccogliere tutti gli indizi utili per chiarire esattamente la dinamica dell'accaduto. L'inchiesta, lo ricordiamo, è coordinata dal Procuratore pubblico capo Arturo Garzoni.
Sempre stando al giornale bellinzonese la 44enne era estetista e lavorava a Sementina, mentre il 53enne era autista di furgoni. Erano genitori di due ragazzi, un maschio e una femmina, che dovrebbero avere attorno ai 18 anni.
Per offrire sostegno psicologico alla testimone, così come ai famigliari delle persone coinvolte nel dramma, si è fatto ricorso ai servizi del Care Team.
Un anno fa il dramma di Giubiasco
Poco meno di un anno fa si è verificato un episodio altrettanto drammatico: un uomo sparò all'ex moglie e al nuovo compagno in un bar di piazza grande a Giubiasco, poi si tolse la vita.
Oggi come allora il capo dicastero di Bellinzona Andrea Bersani, espressosi ai microfoni della RSI, è confrontato a una tragedia che non può lasciare indifferenti: «Come sempre purtroppo in queste situazioni ogni cosa che viene detta può risultare inopportuna. Credo che siano vicende che devono fare riflettere e più che fare dichiarazioni penso sia il momento di fermarsi e chiedersi perché succedono queste cose.»
«È ovviamente difficile fare paragoni perché ogni dramma è diverso, certo il fatto che siano capitati due fatti così gravi in poco tempo non fa certo piacere, indipendentemente dal luogo. Sarebbe bene che queste tragedie non capitassero e in presenza di segnali è sicuramente necessario intervenire prima, ma purtroppo non è sempre possibile», conclude il vicesindaco della capitale.