«Diciamo che sono un po' sorpreso di questa decisione del Consiglio federale, sia a livello di Consiglio di Stato, ma anche dei Governi cantonali, perché nelle scorse settimane, quando sono stati sentiti i cantoni, i direttori della sanità pubblica hanno espresso forte scetticismo su un allentamento già ora e, soprattutto, gli scenari sottoposti parlavano di fine anno, rispettivamente del 31 marzo 2021», ha spiegato Norman Gobbi, presidente del Governo ticinese, ai microfoni della RSI.
«Quella di oggi - ha poi aggiunto il ministro - è una decisione che porrà molte competenze e costi sulle spalle dei cantoni che dovranno poi anche coordinarsi tra di loro».
«Non si può considerare un azzardo»
«Non si può considerare un azzardo perché non è esecutiva subito - ha però specificato il presidente del Governo - Bisognerà capire se è solo un «contentino» nei confronti soprattutto degli organizzatori di grandi eventi, come fiere, partite sportive ed eventi culturali, per prendere tempo. Hanno deciso oggi di allentare, ma visto che il virus può evolvere molto velocemente, domani la decisione potrebbe non valere già più».
La necessità di coordinazione intercantonale è espressa anche dalla Conferenza dei direttori cantonali della sanità, che in un comunicato diffuso subito dopo l'annuncio di Berna sottolinea come «occorra elaborare criteri il più possibile uniformi, in particolare piani di protezione convincenti, e iscriverli nell'ordinanza speciale COVID-19».
Le regole, insomma, devono valere per tutti allo stesso modo per non svantaggiare nessuno.