La vicenda Aveva aggredito un ebreo a Davos, ora dovrà lasciare la Svizzera

anve, ats

12.9.2024 - 10:23

A fine agosto un giovane turista ebreo è stato aggredito a Davos da due richiedenti l'asilo, la cui richiesta è stata respinta.
A fine agosto un giovane turista ebreo è stato aggredito a Davos da due richiedenti l'asilo, la cui richiesta è stata respinta.
Keystone

Verrà presto allontanato un richiedente l'asilo che insieme a un altro avevano aggredito a Davos, nei Grigioni, un giovane turista ebreo: la notizia è stata data ai microfoni della RSI.

Keystone-SDA, anve, ats

Solo ora si giunge a questo provvedimento, perché grazie ai riscontri forniti dalle banche dati internazionali è stato possibile scoprire che uno dei due stranieri aveva già presentato una domanda d'asilo in un altro Stato europeo.

La sua richiesta in Svizzera come quella del suo compare è stata respinta. Dai due, fermati la sera stessa del pestaggio, non è stato fornito alcun tipo di collaborazione.

Come riportato nella trasmissione Grigioni sera uno dei due aggressori di Davos è stato ora incarcerato al fine di garantirne l'allontanamento. È questo che prevede la procedura Dublino, che regola l'espulsione dei migranti verso il paese, dov'è stata depositata la prima richiesta d'asilo. L'altro uomo rimane per il momento in Svizzera a piede libero.

Polemiche su mancanza di controlli

A seguito dell'attacco al turista ebreo a Davos, proprio questa settimana l'UDC grigionese aveva richiesto in un comunicato regole più severe nel sistema d'asilo.

Sempre ai microfoni della RSI il capo dell'Ufficio della migrazione e del diritto civile, Markus Haltiner, prende posizione, specificando che ai funzionari cantonali spetta il compito di applicare le normative federali in materia di asilo.

Nel centro di partenza a Valzeina in Prettigovia, dov'erano collocati i due aggressori, gli stranieri non devono rispettare un coprifuoco e non c'è nessun obbligo di permanenza nella struttura.