Assistenza Malgrado la pandemia l'aiuto sociale retico è stabile nel 2020 

uj, ats

12.7.2022 - 16:48

Malgrado la pandemia di Covid, nei Grigioni il tasso di persone che hanno fatto ricorso all'aiuto sociale è rimasto stabile all'1,3% nel 2020, molto sotto la media nazionale del 3,2%. Per la difficile situazione del mercato del lavoro un minor numero di persone è però stato in grado di fare a meno degli aiuti.

Immagine d'illustrazione
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KEYSTONE/CHRISTIAN BEUTLER

Keystone-SDA, uj, ats

Nel primo anno della pandemia, 2588 grigionesi hanno ricevuto contributi dell'aiuto sociale. Si tratta di 59 persone in più rispetto al 2019, scrive oggi l'Ufficio del servizio sociale.

I provvedimenti adottati dalla Confederazione per arginare la diffusione del Covid (chiusura delle scuole, dei ristoranti e dei negozi che non offrivano beni di uso quotidiano, ecc.) hanno avuto delle conseguenze pesanti sulla società e sul mercato del lavoro, sottolinea il comunicato del Cantone.

Nell'ambito dell'aiuto sociale il numero di nuovi dossier aperti ogni mese è aumentato però solo leggermente, passando da una media di 37 nel 2019 a 41.

Quali motivi per questa evoluzione l'ufficio cantonale ricorda che prima di beneficiare degli aiuti per il sostentamento è necessario impiegare i propri averi.

Bimbi, adolescenti e famiglie monoparentali i più toccati

D'altro lato gli effetti negativi della pandemia sull'aiuto sociale sarebbero stati ben più pesanti senza i provvedimenti di sostegno di Confederazione e Cantone (come l'indennità per lavoro ridotto, l'indennità per perdita di guadagno e il prolungamento dell'indennità di disoccupazione).

Il Covid ha invece lasciato il segno nel numero di persone in grado di rendersi indipendente dall'aiuto sociale. Nel 2019 è stato possibile chiudere circa 221 dossier perché gli interessati avevano iniziato un'attività lavorativa o perché la loro situazione di reddito era migliorata. Nel 2020 è stato possibile solo in 135 casi.

I gruppi sociali con il maggiore rischio di dover ricorrere agli aiuti sono rimasti praticamente invariati. In primo luogo i bambini e gli adolescenti, con tasso doppio della media cantonale. In secondo luogo le famiglie monoparentali.