Grigioni Pezzo di danza russo-ucraino al festival Origen a Riom

pl, ats

26.4.2022 - 14:23

Un balletto sul tema dell'amicizia in tempi di crisi: lo hanno creato il ballerino ucaino Vsevolod Maievskyi e la coreografa russa Alena Tarasova per il festival Origen a Riom (GR).
Un balletto sul tema dell'amicizia in tempi di crisi: lo hanno creato il ballerino ucaino Vsevolod Maievskyi e la coreografa russa Alena Tarasova per il festival Origen a Riom (GR).
Keystone

Si intitola «Exil» ed è un balletto sull'amicizia in tempi di crisi che vedrà impegnati il ballerino ucraino Vsevolod Maievskyi e la coreografa russa Alena Tarasova da giovedì a sabato prossimi al festival culturale Origen a Riom, nei Grigioni.

Keystone-SDA, pl, ats

«Con la prima mondiale del pezzo di danza, stiamo creando uno spazio per il confronto artistico sulle conseguenze della guerra», scrive la fondazione Origen in una nota odierna. I tre spettacoli si svolgeranno da giovedì a sabato al Teatro d'Inverno (nell'ex fienile «Clavadeira") della località nel distretto dell'Albula.

Alena Tarasova e Vsevolod Maievskyi vivevano entrambi a San Pietroburgo. Con l'inizio della guerra, Tarasova è fuggita in Occidente per paura di rappresaglie e come ribellione contro la guerra di Putin. Anche Maievskyi ha dovuto lasciare l'amato Teatro Mariinsky, e prima di arrivare a Riom ha interpretato balletti a Roma e Dresda, e ha dato uno spettacolo di gala negli Stati Uniti.

Un progetto per due danzatori in esilio

Nel piccolo villaggio di montagna vicino a Savognin, i due hanno creato una nuova opera che li sta aiutando a superare la crisi. Il festival Origen presenta la nuova coreografia al di fuori dal normale programma, perché i «visti rilasciati non dureranno fino all'estate», si legge ancora nella nota.

Il lavoro di Alena Tarasova non è una grande epopea, ma un semplice progetto per due danzatori in esilio, spiega il direttore artistico di Origen Giovanni Netzer.

È importante che l'arte rifletta gli eventi mondiali: «Si tratta di un lavoro artistico, di un'interpretazione del mondo, di un processo creativo che permette di sperare nel cambiamento», dice Netzer.

Maggiori informazioni sono disponibili sul sito del Festival.