COVID-19 Grandi eventi possibili da ottobre, la sanità ticinese: «Una decisione un po' azzardata»

SwissTXT / pab

13.8.2020

Il dottor Christian Garzoni
Il dottor Christian Garzoni
archivio Ti-Press

La decisione del Consiglio federale di rendere possibili le manifestazioni con oltre 1'000 persone, previa autorizzazione dei Cantoni, è un po' azzardata anche per la sanità ticinese.

«Abbiamo sempre visto che i grossi assembramenti rappresentano il problema maggiore, perché è difficile ricostruire la catena dei contatti e serve poi molto tempo per contattare tutti», ha commentato il medico Christian Garzoni.

La Task Force della Confederazione sperava addirittura di abbassare il numero di persone per questi avvenimenti e non è la prima volta che le autorità prendono decisioni che hanno fatto storcere il naso al settore medico.

Denti sulla percezione della popolazione

Il presidente dell'ordine dei medici Franco Denti, che avrebbe preferito si attendesse la fine dell'anno, pone inoltre l'accento sulla percezione della popolazione: «I contagi in Ticino sono ancora fortunatamente bassi. La gente vede che non ci sono ricoveri e morti e quindi diventa più complicato far passare il messaggio che siamo ancora in una pandemia e che ci aspetta un autunno pieno di punti interrogativi».

Gli esperti indicano tuttavia come aspetto positivo il fatto che l'allentamento sarà effettivo solo a partire dal 1° ottobre.

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