Impresari costruttori I pilastri del 2018 della SSIC-TI

SwissTXT / pab

16.5.2019

Immagine d'illustrazione
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Ti-Press

Condizioni quadro ideali, lotta agli abusi e promozione della formazione: sono i tre temi intorno ai quali si sono sviluppati gli interventi alla conferenza stampa di giovedì della Società Svizzera Impresari Costruttori sezione Ticino, che ha presentato il suo bilancio annuale.

Il Presidente Mauro Galli si è concentrato sull'impegno della SSIC-TI per mantenere un mercato del lavoro corretto, in particolare con una continua sensibilizzazione dei committenti pubblici e privati sul fatto che le offerte vanno valutate per il loro rapporto prezzo/prestazioni e non solo per il costo.

Il vicepresidente Ferdinando Santaniello ha presentato il progetto inerente l’ampliamento del Centro di formazione di Gordola, dove nei prossimi anni si intende investire massicciamente.

Preoccupazione per le case sfitte

Da ultimo il Direttore Nicola Bagnovini ha sottolineato alcune cifre inerenti la situazione congiunturale e le prospettive future relative al settore ticinese della costruzione.

Di fronte ad una discreta tenuta delle licenze di costruzione rilasciate nel 2018 (2,4 miliardi di franchi), preoccupazioni evidenti giungono dal repentino aumento del tasso di abitazioni sfitte.

Ciò porterà a un'inevitabile contrazione dell'edilizia abitativa e proprio per questo la SSIC-TI chiede al Cantone di investire nella manutenzione degli edifici pubblici.

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