Sono sempre più roventi, e il clima non c’entra, i rapporti tra il Municipio di Paradiso - ed in particolare tra il suo sindaco Ettore Vismara - e UNIA. È una vicenda di presunti abusi da parte dell’esecutivo nei confronti dei dipendenti comunali che si trascina da un paio d’anni.
Swisstxt / red
27.07.2023, 21:48
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Ma ora si aggiunge una nuova accusa: il sindacato - regolamento comunale alla mano - punta il dito contro il mancato adeguamento al carovita degli stipendi dei dipendenti - circa 180, polizia e insegnanti esclusi, come riferito dalla RSI.
Nella busta paga, secondo UNIA vi sarebbe il 3,1% dello stipendio in meno, nonostante a fine 2021, il Consiglio comunale di Paradiso abbia aumentato - notevolmente- le indennità municipali. Una situazione che ha spinto il sindacato a rivolgersi al Consiglio di Stato. «UNIA legge in modo sbagliato il regolamento, che noi applichiamo correttamente - replica ai microfoni della RSI il sindaco -. La questione è pendente davanti al Governo, e quindi UNIA aspetti e non faccia l'arrogante»
Il sindacato per contro accusa Vismara di esercitare pressioni sugli impiegati attraverso procedure amministrative pretestuose e ontinui inasprimenti delle direttive comunali, riporta la RSI. In più c'è l’accusa al sindaco di non voler sedersi a un tavolo.
«L’impressione, confermata dai fatti, è di una persona che non vuole discutere», dice alla RSI il sindacalista Matteo Poretti. «Sono arroganti – ribatte Vismara –. Sono venuti nel nostro magazzino comunale a fare uno sciopero e si sono presi tre decreti d’accusa. Hanno semplicemente il dente avvelenato». Decreti d’accusa che UNIA ha, peraltro, impugnato.
Questi sono i toni della discussione. Ma c’è un altro aspetto, UNIA sostiene che sostiene che la decisione sui salari presa dal Comune sarebbe addirittura contraria ai principi della Costituzione federale. Secondo il sindacato il Municipio impedisce ai dipendenti di poter ricorrere al Consiglio di Stato, non avendo rilasciato una decisione formale contro la quale opporsi. «Il Governo – dice alla RSI Poretti – dovrà obbligare il Municipio ad emettere questa benedetta decisione». La questione è quindi assai intricata e in divenire.