AutunnoIn Ticino si prevede di raccogliere 40 tonnellate di castagne
SwissTxt / pab
7.10.2022
A stimare il quantitativo della raccolta di castagne 2022 ai microfoni della RSI è Paolo Bassetti, responsabile dei quattro punti di raccolta cantonali. La produzione non è omogenea sul territorio a causa della siccità, che non ha avuto la stessa intensità ovunque.
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07.10.2022, 08:23
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I boschi iniziano a tingersi di giallo e marrone, le foglie cominciano a cadere e con loro anche i primi ricci pieni di castagne. E si sa, specialmente in Ticino, la castagna è la regina dell'autunno. Paolo Bassetti gestisce da anni i quattro centri di raccolta presenti sul territorio cantonale.
Le castagne più piccole vengono comprate a 1,50 franchi al chilo, quelle più grandi a 3 franchi. Giovedì mattina a Biasca, all'ex arsenale, ne sono state consegnate oltre 800 chili.
Ci sono però differenze da regione a regione, soprattutto a causa di siccità e della grandine. A soffrire particolarmente la mancanza d'acqua quest'estate è stato, come molti ricorderanno, il Mendrisiotto. E gli effetti si vedono sui quantitativi. «Per le altre regioni, la siccità c'è stata, ma l'hanno sopportata. La grandine sul piano di Magadino, in particolare a Sant'Antonino, ha completamente danneggiato i ricci», spiega Bassetti.
La crisi di alcuni anni fa
Nulla a che vedere con il danno causato qualche anno fa dal cinipide (o vespa del castagno), il parassita originario della Cina che aveva portato la produzione quasi a zero.
La crisi è stata fortunatamente superata, grazie all'introduzione dell'antagonista naturale. Addirittura l'anno scorso, un'annata straordinaria con 75 tonnellate consegnate. E quest'anno? «Se va avanti così..., stimo 40 tonnellate. Bisogna vedere come va nei prossimi giorni», dice Bassetti.
La destinazione è invece certa: i frutti più grandi serviranno per le caldarroste e il mercato. Quelli più piccoli saranno essiccati per produrre farina e, per i più golosi, vermicelles.