Per paura dei blackout In Ticino si torna alla stufa e cucina a legna

SwissTXT / Red

23.9.2022

Immagina illustrativa/foto d'archivio.
Immagina illustrativa/foto d'archivio.
© Ti-Press / Samuel Golay

La paura di rimanere al freddo continua a spingere le vendite di stufe e camini a legna, tanto da rendere difficili le forniture, anche in Ticino.

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La legna «è tornata protagonista», secondo l'esperto Carlo Sperolini. Tanto che il collega Gianluca Corbella condivide alla RSI di non aver mai avuto tanto lavoro.

La grande richiesta, il tipo di aziende produttrici, le difficoltà nel reperire alcune materie prime o componenti sono alcuni dei motivi che ne rallentano la disponibilità.

«Altri Paesi europei, molto più dipendenti dal gas rispetto alla Svizzera, si sono mossi molto prima», spiega ai microfoni della RSI ancora Corbella, e hanno fatto razzia nelle fabbriche.

Per determinate ordinazioni quindi è già tardi in previsione di questo inverno, si parla di consegne «in giugno o luglio». Senza considerare costi, che si possono aggirare sui 10'000 franchi, e i tempi della procedura edilizia.

Eventuali blackout elettrici, però, non avrebbero un impatto solo sul riscaldamento ma anche sulla cucina: ecco quindi che hanno le cucine a legna fanno il loro ritorno.