COVID-19 La rabbia dei ristoratori ticinesi, Suter: «La paura si sta trasformando in tragedia»

SwissTXT / pab

6.1.2021

Massimo Suter, presidente GastroTicino.
Massimo Suter, presidente GastroTicino.
Ti-Press

«Oggi abbiamo avuto l’ennesima dimostrazione che a livello politico vige parecchia confusione, non vi è pianificazione e non ci si può organizzare».

Lo ha detto Massimo Suter, presidente di GastroTicino, in relazione alla decisione del Consiglio federale di delegare ai cantoni la decisione su un prolungamento della chiusura di bar e ristoranti. «Hanno già deciso di farci chiudere fino a febbraio, ma non vogliono dirlo a chiare lettere».

«Perché saremmo solo noi gli untori?», si domanda Suter. »A questo punto dico: o si riapre tutti, cercando di continuare a vivere in maniera più o meno normale, oppure prendiamo questa benedetta decisione e facciamo chiudere tutti. Adesso dobbiamo essere consapevoli del fatto che la paura (per i lavoratori del settore, ndr) si sta trasformando in tragedia».

Due tipologie di sostegno

«Necessitiamo immediatamente di due tipologie di sostegno. - conclude il presidente di GastoTicino – Il primo è di ordine morale, ovvero la certezza pianificatoria per sapere ciò che succederà nelle prossime settimane, e secondariamente abbiamo bisogno di un sostegno finanziario. Perché non è accettabile che lo Stato ci vieti di lavorare senza assumersene le responsabilità. Abbiamo dei costi fissi da elargire mensilmente».

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