Dopo la sentenza «La salvezza va oltre ogni legge»

SwissTXT / pab

22.2.2019

Cosar non perde il sorriso.
Cosar non perde il sorriso.
Ti-Press

Alla lettura della sentenza nei confronti di Johan Cosar, a Bellinzona, hanno assistito oltre una settantina di membri della diaspora siriaco cristiana giunti anche dalla Germania. Tra questi anche due sacerdoti della Chiesa Siro Ortodossa Cristiana di Antiochia.

Il 36enne ex sergente dell’esercito svizzero, dopo il verdetto della Corte militare, ha rilasciato un'intervista ai microfoni della RSI commentando quanto avvenuto, definendo la pena non clemente ma giusta, ribadendo che agirebbe ancora oggi allo stesso modo.

«Dare l'opportunità di sopravvivere va oltre ogni legge»

«Ciò che ho fatto - ha riferito - va oltre ogni parola scritta. L'importanza di dare l'opportunità all'innocente di sopravvivere, secondo me, va al di sopra di ogni tipo di legge».

All'obiezione che vi è un codice da rispettare su questo tema e che impedisce ai cittadini svizzeri di combattere in altri eserciti, Cosar risponde risoluto: «C'è una legge non ancora scritta che dovrebbe tutelare gli esseri umani dal terrore», chiosa riferendosi a cose inenarrabili che ha visto in quei teatri di guerra.

Molto il supporto della gente a Cosar

«Sono brutte cose quelle che ho visto, quelle che ho vissuto, ma sono state anche cose che mi hanno segnato la vita positivamente e penso che abbiano influenzato tanta gente, visto il supporto che ho avuto in questi ultimi tre giorni. Oggi è arrivata gente dalla Germania per ascoltare questa mezz'ora di verdetto che magari non hanno nemmeno capito».

Il locarnese annuncia che tornerà a svolgere il suo lavoro umanitario.

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