Un dispositivo che viene adottato anche da alcuni camerieri in Ticino, nonostante la sua efficacia sia stata chiaramente messa in discussione, dapprima dall'Ufficio medico cantonale grigionese, che ha evidenziato la non efficacia di questo strumento e poi dall'Ufficio federale della sanità pubblica.
Berna - spiega la RSI - ribadisce che, a parità di condizioni, è meglio optare per la mascherina.
Visiera sì, ma se c'è anche la distanza di sicurezza
Virginie Masserey Spicher, responsabile della sezione Controllo delle infezioni, fa una precisazione: «Portare una visiera non è una misura sufficiente se non è accompagnata da altre misure. Ma nella ristorazione c'è anche quella di mantenere la distanza di un metro e mezzo tra cliente e personale di servizio, quindi la visiera è un dispositivo supplementare, non unico».
Quando il cameriere si avvicina al tavolo per servire, però, non mantiene il metro e mezzo di distanza... «Ecco perché il Ticino impone ora una protezione. La posizione dell'Ufficio federale della sanità pubblica è questa: se si vuole una misura supplementare alla distanza (raccomandata anche da Gastrostruisse) è meglio scegliere la mascherina piuttosto che la visiera», sottolinea Spicher.
A Losanna, spiega il medico cantonale Eric Masserey, la questione visiera o mascherina non sussiste: «Non abbiamo detto che portare una visiera o una mascherina sia uguale. L'obbligo parla di mascherine. Ci sono delle deroghe possibili, per motivi di salute. E allora in quel caso si tollera la visiera».