Questo venerdì a Bodio è stata ufficialmente inaugurata la nuova sede dell’Associazione industrie metalmeccaniche ticinesi (AMETI), a quasi sei anni dall’apertura del Campus nello storico edificio della centrale Vecchia Biaschina che ospita gli apprendisti del settore industriale e della distribuzione di energia.
SwissTXT/Red
06.05.2022, 18:24
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Il nuovo insediamento nell’ex area Monteforno porterà a frequentare i corsi impartiti in valle anche i circa 200 apprendisti ogni anno attivi nell’industria metalmeccanica, ma anche in quelle dell’elettronica e dell’informatica.
Un settore – come rende noto la RSI – che conta 18 imprese associate (dalla AGIE Charmilles alla Tensol Rail) che impiegano oltre 3'500 persone e generano un fatturato complessivo di quasi un miliardo di franchi.
Le formazioni proposte dal settore MEM sono 12: polimeccanico, meccanico di produzione, aiuto meccanico, progettista meccanico, operatore di automazione, montatore di automazione, elettronico, informatico, operatore informatico, mediamatico, armaiolo e agente tecnico di materie sintetiche.
In gran parte si tratta di professioni che garantiscono buone prospettive occupazionali. Si potrebbero formare molti più giovani residenti in Ticino e nel Moesano, ma la domanda di posti di tirocinio è sovente inferiore all’offerta.
Nonostante le difficoltà attuali – come la carenza di materie prime e la desincronizzazione delle forniture – dovute prima alla pandemia e poi alla guerra in Ucraina, nel settore c’è speranza e si punta a formare altri addetti. «Questa è un’opportunità di dire ai giovani che un futuro esiste ancora», afferma Roberto Ballina, il presidente dell’AMETI che sabato mattina aprirà le porte della sua nuova sede a tutti gli interessati.