Stupefacenti Ad Agno spunta una «lavanderia» per il denaro del narcotraffico

Swisstxt / red

4.10.2023 - 18:50

Foto d'archivio
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Ti Press

C’è anche un ufficio di cambio di Agno nel mirino delle inchieste antidroga che di recente hanno portato in carcere, a vario titolo, una ventina di persone.

SwissTXT, Swisstxt / red

Le indagini, scaturite dall’analisi di messaggi scambiati sulla chat criptata SkyEcc, hanno smantellato un vasto traffico di stupefacenti, importati in Svizzera per essere venduti sulla nostra piazza.

Si parla soprattutto di hashish e marijuana, che secondo il ministero pubblico avrebbero garantito guadagni per qualcosa come almeno 13 milioni di franchi.

Al vertice dell’organizzazione ci sarebbe un cittadino italiano domiciliato nel Varesotto. L’uomo avrebbe assoldato corrieri, curato consegne, trattato i prezzi e, non da ultimo, riciclato i profitti che gli spettavano. Per farlo, nel 2021 si sarebbe appunto creato la propria «lavanderia», rilevando una precedente attività.

Allo sportello di Agno i franchi sarebbero stati convertiti in euro, per prendere poi la via dell’Italia, dove – come riporta la RSI – l’imputato abitava. Il suo nome non compare nella società, ma figura quello della moglie, socia e presidente della gerenza, e del gerente, un altro cittadino italiano. Anche per loro sono scattate le manette.

Tutti e tre devono rispondere di riciclaggio di denaro e infrazione aggravata alla legge federale sugli stupefacenti. Agli inquirenti il compito di stabilire quanti soldi, e con quali modalità, siano finiti in «lavanderia».