Castellinaria Milena Vukotic premiata a Bellinzona

Swisstxt / pab

18.11.2021

castellinaria.ch

L'attrice italiana è stata premiata giovedì sera a Bellinzona col Castello d'Onore, a 86 anni, di cui quasi 60 spesi tra teatro, cinema e televisione..

Swisstxt / pab

18.11.2021

La RSI ha incontrato Milena Vukotic, vincitrice di un Nastro d'argento e più volte candidata al David di Donatello, protagonista di moltissimi progetti artistici indimenticabili, nota al grande pubblico, tra l'altro, anche come moglie del ragionier Ugo Fantozzi, il personaggio ideato e interpretato da Paolo Villaggio.

Milena Vukotic inizialmente aveva studiato danza, ma poi è arrivato il sacro fuoco del teatro e del cinema.

«Il teatro è sempre stata una cosa che io sentivo dentro di me, che poi si è sviluppata ulteriormente. Io sono nata a Roma, ma sono andata quasi subito all'estero, perché avevo visto «La strada» di Fellini. Film che avevo visto in Francia, appena uscito. Da lì ho sentito che dovevo cercare di conoscere Fellini, perché aveva creato, dentro di me, un grande subbuglio» spiega ai microfoni della RSI.

Un sogno poi diventato realtà perché, con il grande maestro, Milena lavora in «Giulietta degli spiriti» e in «Tre passi nel delirio», ma ci sono anche pellicole con Scola, Buñuel, Zeffirelli, Bertolucci, Tarkovskij, tanto teatro e televisione. Anche se la settima arte resta per lei quella più affascinante.

«Il cinema è sogno»

«Il cinema dà anche la possibilità di vedere più lontano, grazie al fatto che è una trasmissione così immediata. Eppoi il cinema è sogno e noi dobbiamo continuare a sognare. In un primo piano, per esempio, si vede tutto... e il fatto che in quel momento debba venir fuori quello che si prova... che in quell'istante è racchiuso tutto un mondo, che noi sentiamo e speriamo gli altri possano percepire» afferma alla RSI.

«Mi stupisco un po' perché è tutto passato molto presto. Vedo delle cose che avrei potuto fare meglio, sempre. Però è sempre importante potersi vedere, poter continuare, soprattutto, ad aver voglia e a desiderare di andare avanti e di migliorare. Quest'anno riprendo il teatro, farò «A spasso con Daisy».

«Verremo anche a Locarno, mi pare alla fine di gennaio e per il momento, fino ad aprile, farò solo teatro. Viviamo tanto all'insegna del precario, e così continuerà».