La procura e gli accusatori privati hanno infatti rinunciato a ricorrere al Tribunale federale contro la sentenza emessa in ottobre dalla Corte d’appello. Sentenza con cui la presunta mente dell’assassinio, condannata in primo grado all’ergastolo, è stata prosciolta su tutta la linea. La 41enne d’origine russa, rimasta oltre due anni dietro le sbarre, potrà ora beneficiare di un risarcimento per torto morale di quasi 170'000 franchi (interessi esclusi). Nel 2016 la donna non architettò alcunché, né spinse il marito (condannato a 16 anni nell'aprile 2019) a uccidere la ex moglie e a inscenarne il suicidio.