CovidSalgono in maniera importante i contagi nei Grigioni e in Ticino
Swisstxt
11.1.2022 - 10:40
La variante Omicron non dà tregua. Prosegue la ripida crescita dei numeri di nuovi casi di Covid sia in Ticino che nei Grigioni. La situazione negli ospedali per ora è stabile. Il virus si diffonde in 12 case di riposo della Svizzera italiana.
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11.01.2022, 10:40
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In Ticino vengono segnalati 1'549 nuovi contagi (408 in più di ieri, lunedì) e un ulteriore decesso legato al Covid-19. Si tratta dell'ottavo giorno consecutivo con oltre 1'000 nuove infezioni quotidiane.
Nelle case di riposo, stando ai dati forniti dall'Associazione dei direttori delle case per anziani della Svizzera italiana (Adicasi), il virus sta sempre più prendendo piede, con un quasi raddoppio dei casi in un sol giorno. Si registrano infatti 21 nuovi contagi nelle ultime 24 ore, per un totale di 54 residenti infetti in 12 strutture diverse.
L'Adicasi precisa che quasi totalità dei positivi è vaccinata e «la maggioranza è asintomatica e solo in pochi casi si riscontrano lievi sintomi.»
Le persone ricoverate sono sempre 178 e 16 si trovano in cure intense (+1). Questi i dati relativi alla pandemia diffusi martedì dal Cantone.
In totale, da inizio pandemia, in Ticino sono stati registrati 67'895 casi di contagio confermati e 1'067 decessi legati alla malattia. Ad oggi, sono state somministrate 611'361 dosi di vaccino: il 70,9% della popolazione è immunizzata e il 31,3% ha ricevuto anche il booster.
Situazione complicata anche nei Grigioni
I contagi da Covid nei Grigioni hanno superato la soglia dei 40'000 da inizio pandemia con gli 808 nuovi casi annunciati oggi, martedì, dalle autorità sanitarie. L'effetto di Omicron è impressionante, se si pensa che a 20'000 si era arrivati il 19 novembre.
Le persone in isolamento sono 8'242, quelle in quarantena 1'592. La regione più colpita è quella di Maloja, dove un abitante su 12 ha il Covid-19 ora.
Non si registrano decessi, il bilancio complessivo resta fermo a 234 morti, mentre si registra un leggero miglioramento sul fronte ospedaliero. Le persone ricoverate passano infatti da 32 a 31 e da 9 a 8 quelle bisognose di terapia intensiva.