Tokyo 2020 Noè Ponti bronzo e Ajla Del Ponte quinta, l'orgoglio del Ticino

SwissTXT / pab

31.7.2021

Noé Ponti in una foto di febbraio di quest'anno al Centro Sportivo di Tenero, in una pausa dagli allentamenti.
Noé Ponti in una foto di febbraio di quest'anno al Centro Sportivo di Tenero, in una pausa dagli allentamenti.
© Ti-Press / Ti-Press

È stata una giornata storica per lo sport ticinese, con Noè Ponti bronzo nei 100 delfino alle Olimpiadi di Tokyo - la prima medaglia ai Giochi per il Ticino dai tempi di Heidi Robbiani a Los Angeles 1984 - e Ajla Del Ponte giù dal podio tutto giamaicano, ma eccezionale quinta nei 100 metri piani, disciplina regina dell'atletica.

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31.7.2021

Un risultato che rende orgogliosi non solo famiglie e amici dei due campioni nostrani, ma tutto un Cantone. E nel Gambarogno oggi, sabato, il nome del nuotatore era su tutte le bocche. La RSI ha raccolto alcune testimonianze.

«Noè ci ha portati in paradiso», dice qualcuno. «Stanotte tutte le luci in paese erano illuminate», sottolinea qualcun altro. Ma era un po' tutto il Ticino a non dormire negli ultimi giorni, al ritmo delle gare del 20enne che - alla sua prima partecipazione - è andato oltre ogni più rosea aspettativa.

«Siamo un po' stanchi, solo ora cominciamo a realizzare», ammette infatti, ai microfoni della RSI, papà Mauro, sommerso dai messaggi. Genitori e sorella hanno assistito alla finale in compagnia di pochi intimi, i medesimi presenti già per la semifinale. «Un po' di scaramanzia», confessa la sorella. Il Comune festeggerà il suo eroe il 16 agosto.

Giustamente fieri anche i genitori di Ajla Del Ponte

Niente levataccia, invece, per i famigliari di Ajla Del Ponte ad Ascona, incollati davanti al televisore dalle 12.10 insieme agli amici per assistere dapprima alla semifinale conclusa al secondo posto e poi alla finalissima.

«Ogni genitore al posto mio sarebbe giustamente fiero», ha commentato a caldo mamma Senada. «Un quinto posto eccezionale», per papà Claudio, solo un pelo dispiaciuto per un po' di stabilità mancata a inizio gara, «altrimenti arrivava quarta».

Bertoli: «Anche in Ticino c'è la possibilità di eccellere»

La felicità è anche delle autorità: «Noi tutti ticinesi non possiamo che fare i complimenti a Noè Ponti e Ajla Del Ponte per due risultati straordinari», ha detto alle Cronache della Svizzera Italiana della RSI il «ministro dello sport» cantonale Manuele Bertoli.

«Non è facile per una piccola comunità far venir fuori capacità a livello mondiale, però queste due belle esperienze accanto ad altre già viste anche nello sci e in altri sport dimostrano che anche in Ticino c'è la possibilità di eccellere», ha commentato Bertoli.

Noè Ponti andrà in America

Delle lacune tuttavia ci sono e l'allenatore italiano di Ponti le aveva evidenziate, in particolare nel sistema universitario non abbastanza flessibile. Non a caso Ponti ha confermato una decisione già presa qualche settimana fa: proseguirà carriera e studi negli Stati Uniti.

«Normale che ai quei livelli si cerchino soluzioni al top mondiale, che non si possono avere in una realtà come quella ticinese», secondo il consigliere di Stato.

Anche Bixio Caprara, direttore del centro sportivo nazionale di Tenero, in cui Ponti è cresciuto sportivamente, non vuole parlare di una perdita dolorosa. «Il sistema universitario statunitense è molto attivo nei confronti dei talenti ed è in grado di proporre un programma di studi flessibile e attrattivo. Da noi non è il caso, ma anche per motivi di numeri. Bisogna essere consapevoli delle dimensioni e disponibilità in Svizzera, dove lo sport non è pensato come colonna portante, ma si può e si deve migliorare. Che questo basti per tenere i talenti, il futuro lo dirà», afferma.

Caprara ha inoltre ricordato che in passato anche Flavia Rigamonti attraversò l'oceano, trovandosi bene, «ma i risultati li aveva ottenuti quando nuotava in Ticino». L'America, quindi «non è l'America per tutti».