Turismo Pernottamenti vicini alle cifre pre-Covid, Ticino sola regione in calo

bt, ats

23.2.2023 - 11:19

L'aumento dei pernottamenti è soprattutto da far risalire al ritorno degli ospiti stranieri.
L'aumento dei pernottamenti è soprattutto da far risalire al ritorno degli ospiti stranieri.
Keystone

Il settore alberghiero svizzero sta tornando ai suoi livelli prepandemici. Nel 2022, ha contabilizzato 38,2 milioni di pernottamenti, segnando un aumento del 29,4% su base annua. L'unica regione in controtendenza è il Ticino, che deve fare i conti con un -12,9%.

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Dopo due anni fortemente segnati dal Covid, spiega in un comunicato odierno l'Ufficio federale di statistica (UST), la domanda a livello nazionale è risalita oltre a quella del 2017. I numeri sono ancora tuttavia leggermente inferiori a quelli del 2018 (-1,5%) e del 2019 (-3,3%).

Tutti i mesi del 2022 hanno registrato una progressione: si va dall'8,1% di agosto al 73,2% di gennaio. La ripresa è andata in crescendo: se nei primi sette mesi si è restati al di sotto del 2019, negli ultimi cinque è stato rilevato un numero di pernottamenti mai visto negli ultimi trent'anni.

Boom ospiti stranieri

I pernottamenti indigeni, con 21,1 milioni di unità, raggiungono un nuovo record storico, il che tuttavia rappresenta solo un incremento minimo (+0,5%) rispetto al 2021. La differenza l'ha fatta la domanda estera (17,2 mio in totale) che, pur rimanendo più bassa del periodo antecedente alla crisi sanitaria (-20,6% nel confronto con il 2019), nel giro di dodici mesi è praticamente raddoppiata (+99,8%).

In termini assoluti, la clientela straniera che ha contributo maggiormente all'aumento è stata quella europea: +4,2 milioni di notti (+61,6%). Davanti a tutti ci sono gli ospiti da Regno Unito e Germania (entrambi +1,0 mio.), seguono Francia (+323'000) e Paesi Bassi (+314'000).

A livello percentuale spicca invece il +260,7% dei clienti proveniente dal continente americano, trainati dagli 1,7 milioni di ospiti in più arrivati dagli Stati Uniti. Forte crescita pure per l'Asia (+232,8%), in particolar modo grazie ai Paesi del Golfo (+395'000) e all'India (+304'000). In ripresa anche il turismo dalla Cina, pur se ancora a distanza siderale (-91,4%) dai livelli del 2019.

Ticino in controtendenza

Tutte le aree turistiche del Paese hanno messo a segno aumenti dei pernottamenti, tranne il Ticino (-12,9%). Le cifre sono state in rialzo soprattutto nelle regioni urbane, vedasi il +94,5% di Ginevra, il +89,0% di Zurigo e il +57,9% di Basilea.

Sette regioni su tredici hanno presentato un risultato in calo alla voce clientela svizzera. Per quella estera, è invece stato osservato un incremento ovunque.

Il cantone italofono è comunque una delle sole quattro zone ad aver ottenuto una domanda più alta del 2019 (+10,6%), insieme a Giura e Tre Laghi (+6,4%), Grigioni (+5,9%) e Svizzera orientale (+4,2%).

Per quel che concerne l'occupazione delle camere, nel corso del 2022 il tasso netto si è attestato al 51,6%, determinando un aumento di 10,2 punti rispetto al 2021, indica l'UST. Malgrado ciò, rimane inferiore ai dati del 2019 (55,2%). Anche in questo caso, solo il Ticino (53,9%) ha accusato una diminuzione (-5,6 punti percentuali).

«Consapevoli fosse impossibile raggiungere 2021»

Ticino Turismo ha spiegato alla stampa di essere consapevole che una replica dei risultati del 2021, gonfiati a causa della pandemia dai flussi del mercato interno, sarebbe stata impossibile.

«Tuttavia, la progressione rispetto al 2019 e al decennio precedente è un dato che ci fa ben sperare. Occorre tornare al 2009 per ritrovare risultati simili», ha spiegato il direttore Angelo Trotta.