SocietàIl razzismo in Ticino rimane un grave problema
Swisstxt
21.2.2023 - 21:47
Nel 2022 ci sono state ben 27 segnalazioni. La discriminazione verso le persone afrodiscendenti resta la più diffusa. Registrati però anche episodi di russofobia.
SwissTXT
21.02.2023, 21:47
21.02.2023, 21:49
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La discriminazione razziale in Ticino esiste ancora. Lo dicono, ricorda la RSI, i dai dati resi noti dal Centro di Competenza cantonale in materia di discriminazione e razzismo che, nel 2022, ha ricevuto ben 27 segnalazioni.
Numeri in linea con il passato, che non accennano a diminuire. Il dato nazionale riporta 756 segnalazioni, delle quali più della metà sono stati episodi di xenofobia o razzismo, in particolare contro le persone afrodiscendenti.
Gli episodi segnalati in Ticino si sono verificati spesso nell’ambito del lavoro, in particolare del settore terziario. Anche questo dato rispecchia la situazione federale, anche se in Ticino sono stati rilevati meno incidenti nello spazio pubblico e nei rapporti di quartiere e vicinato rispetto alla statistica federale del 2021.
Per quanto riguarda gli eventi segnalati, si è trattato principalmente di episodi legati all’utilizzo di un linguaggio discriminatorio. Infatti, nella metà dei casi, sono stati denunciati insulti e ingiurie a carattere razzista.
Se il razzismo nei confronti delle persone afrodiscendenti continua a essere il più diffuso nel cantone, in seguito alla guerra in Ucraina ci sono stati anche episodi di russofobia.
Il Centro di competenza cantonale, su mandato del Servizio cantonale per l'Integrazione degli stranieri, dall'anno scorso è nelle mani dell'Associazioni cristiane lavoratori internazionali (ACLI). Il Centro, che ha sede a Lugano, si occupa di formazione e prevenzione, ed è un luogo di ascolto e di consiglio.