TicinoRicoverati più giovani e non vaccinati, «il rischio è il long covid»
SwissTXT / pab
27.7.2021
Gli ospedali ticinesi stanno registrando, negli ultimi giorni, nuovi ricoveri di pazienti affetti da Covid-19, in concomitanza con la nuova crescita dei contagi. Finora 14 persone sono state ospedalizzate e 6 hanno dovuto ricorrere alle cure intense.
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27.07.2021, 20:39
27.07.2021, 20:40
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I numeri sono fortunatamente contenuti, ma i grafici del Cantone riguardanti i dati settimanali della situazione epidemiologica si stanno colorando sempre di più delle tonalità che rappresentano le fasce meno anziane della popolazione, anche per quanto riguarda le cure intense.
Attualmente le 4 persone ricoverate in reparto sono di età compresa tra i 30 e i 60 anni. Delle cifre «ancora piuttosto basse» per Mattia Lepori, vice capo dell'area medica dell'EOC, che sono «un segno indiretto della protezione dei vaccini», ha detto ai microfoni della RSI.
Nessuno degli attuali pazienti è vaccinato, ma a oggi risultano ancora circa 173'000 cittadini non immunizzati, ciò che dunque mantiene vigili gli esperti del settore sanitario.
«I pazienti più giovani possono fare fronte a decorsi gravi e lunghi»
Se si considerano gli over 50, quindi le persone più a rischio, i non immunizzati sono oltre 38'000. Un bacino che potrebbe essere anche più ampio: «Tra le 40 e le 50'000 persone a rischio possono contrarre la malattia e sviluppare delle conseguenze gravi» ha spiegato sempre alla RSI Giovan Maria Zanini.
Secondo il farmacista cantonale, «in caso di una nuova ondata potremmo avere tra i 600 e gli 800 ospedalizzati».
I ricoveri, trattandosi di pazienti più giovani con una mortalità più bassa, potrebbero comunque tradursi in lunghe degenze: «Vorrei ricordare che non si rimane in ospedale un giorno o due, ma la decenza media è di 10 giorni» ha chiosato Zanini. Gli ha fatto eco Mattia Lepori sottolineando che «i pazienti più giovani possono dover fare fronte a decorsi gravi e lunghi».
A preoccupare sul medio e lungo termine è anche il fenomeno del «long Covid»: «È qualcosa che si manifesta in tutte le fasce di età - ha aggiunto il responsabile dell'EOC - e non risparmia nessuno».