Ticino Strategia di riapertura, Gobbi: «Insostenibile il mese di attesa»

SwissTXT / pab

21.2.2021

Norman Gobbi
Norman Gobbi
Ti-Press

Berna troppo blanda: questa l'opinione del Canton Ticino sulla strategia di riapertura del Consiglio federale. Il Consiglio di Stato chiede alla Confederazione più coraggio.

La RSI ha intervistato il presidente dell'Esecutivo ticinese Norman Gobbi in merito alla strategia di allentamento messa in consultazione.

In passato si accusava Berna di decisioni troppo blande o di non essere incisiva, adesso invece rispondete che è troppo prudente. Cos’è cambiato?

 «L’andamento dell’epidemia. Nelle ultime settimane i dati sono bassi, questa settimana è addirittura il dato più basso da ottobre. Cosa significa? Beh… che nonostante ci siano le varianti – ed evidentemente creano preoccupazione – il virus non incide in maniera importante sull’evoluzione dei nuovi contagi. Questo permette di guardare alle riaperture con prudenza ma anche con tempi più ristretti, visto che il mese di attesa che indicava il Consiglio federale è per noi insostenibile».

Rispetto a quanto proposto da Berna, spicca la volontà di riaprire ristoranti e bar al più tardi entro il 22 marzo. Perché un passo così deciso?

«La Pasqua cade presto quest’anno – agli inizi di aprile – ed aprire solo con le terrazze sarebbe discriminatorio per chi non le ha, rispettivamente sarebbe un danno economico per un settore che è ormai chiuso da tre mesi e a fine marzo sarebbero quasi 100 giorni di chiusura. Chi dopo 100 giorni di chiusura riesce ancora con motivazione a rilanciarsi? Poi c’è anche il bisogno della popolazione di tornare a una certa normalità con tutti i piani di protezione del caso».

Tornare alla home page