Tragedia Mottarone La procura ticinese indaga sul caso di Eitan

SwissTXT / sam

12.10.2021

Il nonno di Eitan, Shmuel Peleg, mentre sta arrivando alla Corte di giustizia per una seconda udienza nel caso di custodia di Eitan, a Tel Aviv, in Israele.
Il nonno di Eitan, Shmuel Peleg, mentre sta arrivando alla Corte di giustizia per una seconda udienza nel caso di custodia di Eitan, a Tel Aviv, in Israele.
EPA

La procura sta verificando il passaggio su suolo ticinese di Eitan, l'unico sopravvissuto alla tragedia del Mottarone, il cui nonno è accusato di rapimento per averlo sottratto alla zia paterna, indicata come tutrice legale, e averlo portato in Israele con un volo partito da Lugano.

SwissTXT / sam

12.10.2021

In Ticino, come riporta la RSI, si indaga sul passaggio del bambino da Chiasso e sulla sua partenza dall'aeroporto di Agno sabato pomeriggio 11 settembre a bordo di un jet privato diretto a Tel Aviv. Le indagini sono solo all'inizio, il procuratore pubblico Pablo Fäh sta raccogliendo informazioni anche presso lo scalo luganese.

È dunque ancora presto per ipotizzare eventuali reati, il Ministero pubblico si è limitato a confermare all'emittente di Comano che a seguito dei fatti - riportati in particolare dal media italiani - sono stati disposti degli accertamenti.

Il Corriere della Sera aveva parlato di un controllo della polizia cantonale nei pressi dell'aeroporto. Controllo che la stessa polizia aveva smentito. E poi ci sono gli interrogativi sui controlli in uscita dal territorio elvetico.

Verifiche fatte, ma non c'era ancora alcun allarme

Il Codice frontiere Schengen prevede, citiamo, «che in caso di minori accompagnati la guardia di frontiera verifica se la persona che accompagna il minore ha il diritto di custodia sul minore, in particolare nei casi in cui il minore è accompagnato da un solo adulto e vi sono ragionevoli motivi per sospettare che sia stato allontanato illegalmente dalla/e persona/e che ne hanno legalmente la custodia».

Secondo informazioni della RSI, in aeroporto le verifiche nel SIS, il sistema d'informazione Schengen, erano state fatte, ma non c'era ancora alcun allarme che avvertisse del divieto di espatrio del bambino. Tutti elementi che ora saranno oggetto di verifica da parte della procura ticinese, incaricata di valutare anche se ci siano state carenze nei controlli.

Intanto in Israele si attende la sentenza nei confronti del nonno di Eitan, accusato - come detto - di rapimento.