«È una cattiva notizia anche per noi, anche perché da questo week-end cominciano le vacanze nel Baden-Würtemberg, mentre la prossima settimana nel Bayern, che sono proprio i due bacini principali di provenienza dei nostri turisti tedeschi. Quindi sì, è un colpo duro per tutti», ha spiegato ai microfoni della RSI il direttore di Ticino Turismo, Angelo Trotta.
Quella dei turisti tedeschi, secondo Trotta, è la fetta di turisti stranieri più importante per il Ticino. ma anche per tutta la Svizzera, che rappresenta circa il 10% del totale. Inoltre «sono quelli che spendono di più, arrivano tutto l'anno ma volentieri anche in autunno. Cercano il caldo, il cosiddetto 'indian summer'».
Angelo Trotta prevede effetti pesanti non solo per il Locarnese, la regione più ambita dai tedeschi, ma per tutto il Cantone.
Lorenzo Pianezzi: «Non ne risentiremo molto»
Decisamente meno preoccupato da questa chiusura invece il presidente di Hotelleriesuisse Ticino, Lorenzo Pianezzi: «Allo stato attuale non risentiremo molto di questa situazione, sarebbe stato più difficile a inizio estate. In quel caso avrebbe pregiudicato sicuramente l'andamento dei pernottamenti».
L'ombra della pandemia inizia ad allungarsi anche sulle festività natalizie e su quelle di fine anno nelle piazze e nelle vie dei centri cittadini.
Se a Lugano tutto è ormai già predisposto per garantire l'atmosfera, per Locarno (dove è stato annullato il mercatino) e Bellinzona le incognite sono ancora troppe per dare il via libera alle animazioni e agli eventi che tradizionalmente animano Piazza Grande e Piazza del Sole.