Rancate Incidente sull'autostrada A2, una morte inspiegabile

Swisstxt / Red

21.12.2022 - 18:45

Un'immagine scattata sul luogo dell'incidente
Un'immagine scattata sul luogo dell'incidente
Tipress

La procura ha ricevuto la perizia disposta per far luce sul tragico incidente avvenuto il 3 luglio scorso sulla A2, all’altezza di Rancate, dove una 36enne italiana domiciliata nel Mendrisiotto venne travolta da un’auto dopo essere caduta dalla moto di un amico.

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Come rende noto la RSI, neppure l’esperto ha saputo spiegare il perché. La motocicletta non aveva problemi di sorta. Il conducente – ha accertato l’ingegner Massimo Dalessi – viaggiava a una velocità di poco superiore al limite, e non ha eseguito manovre particolari, tali da sbilanciare la passeggera.

Quanto all’automobilista, Dalessi ha calcolato che la sua velocità era inferiore ai 100 km/h imposti su quel tratto di autostrada. La 23enne – come spiega la RSI – si è accorta del corpo a terra quando si trovava a una trentina di metri, appena entrata nello spazio visibile, determinato dall’illuminazione dei suoi fari. Per fermarsi in tempo avrebbe dovuto viaggiare a circa 50 km/h.

Nelle prossime settimane il procuratore pubblico Simone Barca dovrà trarre le sue conclusioni, e stabilire se ci siano o no delle responsabilità di carattere penale. Al momento sia il centauro (un 43enne della zona), sia l’automobilista restano indagati per omicidio colposo. Accusa che entrambi contestano. A maggior ragione sulla base delle considerazioni espresse dal perito.