COVID-19 Vaccinazioni «improprie» a Novazzano

SwissTXT / pab

14.1.2021 - 18:09

Per le dosi in eccesso il farmacista cantonale ha dato indicazioni precise
Per le dosi in eccesso il farmacista cantonale ha dato indicazioni precise
tipress

Vaccini avanzati sono stati somministrati ad alcuni membri del Consiglio di fondazione della casa anziani Girotondo di Novazzano.

A causa di un focolaio di COVID-19 nella struttura, infatti, vari residenti non hanno potuto essere vaccinati e alcune dosi inizialmente previste per gli ospiti non sono così andate - come da disposizioni cantonali - a persone appartenenti ai gruppi a rischio.

«È scontato che rimangano delle dosi al termine di una giornata di vaccinazione, abbiamo dato indicazioni che non vengano assolutamente buttate via, è la cosa più stupida che potremmo fare in questo momento», spiega il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini, informato del caso alcuni giorni fa.

«Era una situazione agitata»

Ai direttori sanitari delle case anziani è stato quindi detto di «trovare persone anziane dagli 80 anni in su a cui dare queste dosi, per poterle utilizzare al meglio».

A Novazzano così è stato fatto, ma non per tutte le 70 dosi avanzate. Gran parte sono effettivamente andate a persone esterne alla struttura, grandi anziani o pazienti con gravi patologie, spiega il direttore dell'Ente case anziani Mendrisiotto Severino Briccola. Ne sono però avanzate alcune che andavano somministrate in tempi brevissimi, altrimenti sarebbero state inutilizzabili.

Fra focolaio e vaccinazione «era una situazione agitata - afferma - ne avanzavano quattro che sarebbero state gettate e in maniera del tutto spontanea ho pensato ai membri del Consiglio di fondazione, ma senza voler favorire nessuno».

«Un paio di segnalazioni di attribuzione a persone che non ne avevano diritto»

Per ragioni di arrotondamento, in tutto il Ticino al momento della distribuzione alle case anziani erano state contate 163 dosi in eccesso e «abbiamo avuto un paio di segnalazioni di attribuzione a persone che non ne avevano diritto e questo è da biasimare», spiega Zanini.

Tuttavia, chi ha ricevuto anche indebitamente la prima dose, fra un mese dovrà ricevere anche la seconda, altrimenti «la prima sarà stata davvero inutile».

Tornare alla home page