A Lavertezzo Proseguono le ricerche della donna scomparsa nella Verzasca

Swisstxt

9.8.2021 - 18:17

Immagine d'illustrazione
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archivio Ti-Press

Sono state interrotte nella serata di lunedì, e riprenderanno martedì mattina, le ricerche della 31enne cittadina thailandese, residente nel canton Lucerna, scomparsa nelle acque della Verzasca in zona Ponte dei Salti a Lavertezzo. L'esperto: «Prevenzione, tentiamo di trovare nuove strategie condivise».

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La giovane donna stava nuotando domenica pomeriggio nei pressi del ponte quando, per cause ancora da stabilire, è stata trascinata a valle dalla corrente e non è più riemersa. 

Tragedie inevitabili?

Si tratta del sesto annegamento dall'inizio della stagione estiva in Ticino, il secondo in un fiume. Si vorrebbe quindi riuscire a migliorare le campagne di sensibilizzazione. E per questo c'è un'organizzazione, a livello nazionale, incaricata proprio di coordinare il lavoro di tutti i servizi di salvataggio in Svizzera. È l'inter-associazione di salvataggio.

La RSI ha chiesto al direttore dell'inter-associazione di salvataggio Roman Burkart se sono davvero inevitabili queste tragedie, visto tutto quello che è stato fatto negli anni per sensibilizzare la gente. «Questo genere di incidenti di solito ha una causa multifattoriale, per questo è importantissimo tenerne traccia e raccogliere tutti gli elementi affinché si possano identificare le cause», ha risposto Burkart.

La comunicazione andrebbe uniformata a livello nazionale? «Il discorso è piuttosto di tipo preventivo e su questo fronte è chiaro che non si può mai mollare. È una questione culturale e quindi è un lavoro che continuerà sempre e ovviamente bisogna uniformare l’approccio. Va però anche detto che le acque ticinesi per certi versi differiscono tantissimo da altre acque in Svizzera. Va quindi trovato l’approccio comune, ma poi va diversificato e adattato al contesto».

Concretamente da dove intende partire l'associazione? «Senza dati è difficilissimo dire qual è l’ambito da dove intervenire. Bisogna mettere al tavolo tutte le organizzazioni e le istituzioni e tentare di trovare nuove strategie insieme. Purtroppo non vedo grosso spazio di evoluzione e di ottimizzazione di quanto si sta già facendo. Non possiamo però arrenderci», conclude il direttore dell'inter-associazione di salvataggio.