Cimadera Ferì una donna con l'ascia, per il giudice «voleva solo spaventarla»

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21.10.2019 - 20:28

Immagine d'illustrazione
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KEYSTONE/ Ti-Press

Non voleva ucciderla, ma solo spaventarla.

La Corte delle Assise criminali ha derubricato l’accusa di tentato omicidio intenzionale per il 41enne ungherese che a gennaio, a Cimadera, aggredì con un’ascia una conoscente, e lo ha riconosciuto colpevole solo di lesioni semplici proferite con un oggetto pericoloso.

Porte del carcere aperte

Il giudice Amos Pagnamenta ha così condannato l’uomo a 12 mesi di detenzione sospesi con la condizionale per 4 anni.

Una condanna che di fatto apre le porte del carcere all’uomo. Il 41enne, che si era sempre professato innocente, torna ora in libertà. Era stato incarcerato il 24 gennaio.

La richiesta di pena del procuratore

La richiesta di pena formulata lunedì in aula dal procuratore pubblico Claudio Luraschi per l'uomo è stata di cinque anni e nove mesi di carcere.

Fortunatamente le ferite alla testa - ha detto il procuratore - non sono state mortali, ma potenzialmente lo potevano essere.

All’origine della vicenda, lo ricordiamo, una banalissima disputa tra lui e la donna a cui aveva affidato i propri cani, e che da qualche tempo si lamentava, sostenendo di non essere stata pagata.

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