Svizzera - ONU Amherd difende le missioni di pace davanti al Consiglio di Sicurezza

sn, ats

25.5.2023 - 19:31

Viola Amherd è la terza consigliera federale a presiedere il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite dopo Alain Berset e Ignazio Cassis. Oggi, giovedì, a New York ha difeso le missioni di pace, che celebrano il loro 75esimo anniversario, e ha reso omaggio ai soldati uccisi.

25.5.2023 - 19:31

«Le missioni di mantenimento della pace sono uno strumento essenziale di questo Consiglio per la pace e la sicurezza nel mondo», ha dichiarato la responsabile del Dipartimento federale della difesa, dello sport e della protezione civile (DDPS) durante la riunione del Consiglio sulla pace e la sicurezza in Africa.

Amherd ha sottolineato l'importanza di queste missioni in Africa e ha annunciato l'intenzione della Svizzera di approfittare del mandato nell'organo più potente dell'ONU per aumentare la cooperazione con questo continente.

La consigliera federale ha elogiato gli sforzi africani per raggiungere la pace in Africa. Attualmente, la maggior parte delle missioni di pace delle Nazioni Unite, la prima delle quali è stata lanciata 75 anni fa, sono attive nel continente. Tuttavia, 13 dei 20 paesi che forniscono loro il maggior numero di soldati sono africani.

«Finanziamenti prevedibili, sostenibili e flessibili»

Abbiamo bisogno di «finanziamenti prevedibili, sostenibili e flessibili» per le missioni, in particolare quelle dell'Unione africana (UA), ha dichiarato la ministra elvetica della difesa, la quale ha accolto con favore la proposta di utilizzare i contributi obbligatori degli Stati membri per questo obiettivo.

Amherd ha però anche esortato le forze di sicurezza a rispettare il diritto internazionale umanitario e i diritti umani per poter ricevere i fondi dell'ONU.

Un'altra richiesta è che le organizzazioni regionali divengano sempre più in grado di gestire le proprie operazioni di pace, sia in termini operativi che finanziari. La responsabile del DDPS ha anche chiesto una collaborazione efficace tra le Nazioni Unite e l'UA.

Da oltre trent'anni nelle operazioni di pace dell'ONU

La Svizzera partecipa alle operazioni di pace delle Nazioni Unite da oltre 30 anni, anche se non è uno dei principali fornitori di soldati, con una trentina di berretti blu.

Per la prima volta, dalla fine del 2021, un suo cittadino, l'ufficiale di divisione di Friburgo Patrick Gauchat, è a capo di una di queste missioni, la United Nations Truce Supervision Organization (UNTSO), la più antica, ma anche quella con il maggior numero di dipendenti svizzeri, 13 oltre a Gauchat.

Dal 1948 più di due milioni di persone provenienti da oltre 120 paesi hanno preso parte alle operazioni di pace delle Nazioni Unite. Quasi 4'300 di loro, tra cui tre berretti blu svizzeri, sono morti durante lo svolgimento del loro mandato.

Un'infermiera svizzera che lavorava per la Missione delle Nazioni Unite nel Sahara occidentale (MINURSO) è rimasta coinvolta in un incidente nel 1992. Un pilota è morto nelle stesse circostanze, sempre nel Sahara occidentale, un anno dopo. L'ultima vittima elvetica risale a più di 21 anni fa, quando un osservatore militare rimase ucciso in un incidente in elicottero durante un volo di pattugliamento in Georgia.

L'omaggio ai soldati delle forze di pace

Prima e durante la riunione Amherd ha reso omaggio ai soldati delle forze di pace uccisi in vari Paesi. Dopo aver assistito alla deposizione di una corona di fiori da parte del Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres, ha chiesto al Consiglio di Sicurezza un momento di silenzio.

Domani, venerdì, la consigliera federale visiterà a una mostra fotografica dell'artista francese JR a Times Square, dove ogni giorno si riuniscono fino a 300'000 persone, insieme al sottosegretario generale delle Nazioni Unite per le operazioni di pace Jean-Pierre Lacroix. Il suo ritratto sarà esposto insieme a quelli di peacekeeper, membri della comunità e altri partner. In seguito avrà un colloquio con Guterres al Palazzo di Vetro.

sn, ats