ImmigratiDure critiche di Amnesty contro i centri d'asilo, la SEM risponde
nw, ats
19.5.2021 - 17:11
Secondo Amnesty International nei Centri federali d'asilo avvengono diverse violazioni commesse dal personale addetto alla sicurezza, inclusi gravi maltrattamenti. La Segreteria di Stato della migrazione (SEM) garantisce dal canto suo controlli e respinge le accuse più gravi.
Keystone-SDA, nw, ats
19.05.2021, 17:11
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Nel rapporto «Chiedo solo che trattino i richiedenti l'asilo come persone. Violazioni dei diritti umani nei centri federali d'asilo in Svizzera», Amnesty documenta maltrattamenti commessi dagli agenti delle società private Securitas e Protectas, incaricate dalla SEM di occuparsi della sicurezza nei centri.
Gli abusi descritti nel documento si sono verificati tra gennaio 2020 e aprile 2021 nei centri di Basilea, Chevrilles (FR), Boudry (NE), Altstätten (SG) e Vallorbe (VD). Le informazioni sono state ottenute nel corso di interviste condotte con 31 persone, fra vittime, ex agenti di sicurezza e altri ancora.
I maltrattamenti, sempre secondo l'organizzazione umanitaria, includerebbero percosse, il ricorso a forme di contenimento fisico tali da limitare la respirazione e causare una crisi epilettica, lo svenimento e difficoltà respiratorie a seguito dell'inalazione di spray al peperoncino o ancora esser stati rinchiusi in un container di metallo fino a soffrire di ipotermia. Singoli casi potrebbero addirittura essere assimilabili alla tortura.
SEM prende sul serio la situazione
In una immediata presa di posizione, la SEM ha affermato di prendere molto sul serio tutte le critiche e di essere pronta a indagare su ogni accusa, a condizione di ottenere informazioni più dettagliate su casi concreti. La SEM sottolinea di non accettare nessuna coercizione sproporzionata nei confronti dei richiedenti asilo e di continuare a sanzionare sistematicamente i comportamenti scorretti.
Su incarico del segretario di Stato Mario Gattiker, si legge ancora nella presa di posizione, l'ex giudice federale Niklaus Oberholzer sta indagando diversi incidenti. Parallelamente è in corso un audit interno per esaminare tutti i processi inerenti al settore della sicurezza. La SEM informerà il pubblico sui risultati di queste indagini nonché sulle eventuali misure correttive.
Nel suo ultimo rapporto presentato alla fine del 2020, la Commissione nazionale per la prevenzione della tortura ha comunque affermato che l'alloggiamento dei richiedenti asilo da parte della Confederazione è «fondamentalmente conforme ai diritti dell'uomo e ai diritti fondamentali». Le accuse di sistematica violazione dei diritti e di tortura vengono respinte nella maniera più assoluta da parte della SEM.