MigrantiAsilo: forte calo delle domande nel 2020 a causa del Covid
fc, ats
1.2.2021 - 13:33
Forte calo delle domande d'asilo nel 2020: lo scorso anno ne sono state presentate 11'041, il 22,6% in meno rispetto al 2019.
La ragione, spiega la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) in una nota, è la pandemia di Covid-19 e le restrizioni di viaggio ad essa legate. Quest'anno le richieste dovrebbero ritornare sui livelli precedenti.
Anche nel 2020 il principale Paese di provenienza delle persone che hanno chiesto asilo in Svizzera è stata l'Eritrea con 1'917 domande. Questo dato va però relativizzato visto che 366 richieste sono dovute a ricongiungimenti familiari, 1'173 a nascite e 167 a domande multiple. Le nuove domande presentate da persone di origine eritrea sono dunque solo 211.
Gli altri maggiori Paesi di provenienza sono stati Afghanistan (1'438 domande primarie e 243 domande secondarie), Turchia (730 domande primarie e 471 secondarie), Algeria (973 domande primarie e 15 secondarie) e Siria (371 domande primarie e 533 secondarie).
Ridotti i casi in perndenza
Nella nota, la SEM precisa che lo scorso anno ha liquidato in prima istanza 17'223 domande d'asilo. Le persone che hanno ottenuto l'asilo sono state 5'409, elevando la quota di riconoscimento (concessione dell'asilo) al 33,3% (2019: 31,2%). La quota di protezione (concessione dell'asilo e ammissione provvisoria successivamente a una decisione di prima istanza) è stata pari al 61,8% (2019: 59,3%).
La SEM ha inoltre continuato a ridurre il numero di casi pendenti in prima istanza. Quelli ancora da trattare secondo la vecchia legge sono ormai solo 425 (in calo di 5189 unità). Alla fine del 2020 vi erano in totale ancora 3'852 dossier pendenti in prima istanza. Tale dato è il più basso dall'introduzione dell'attuale metodo di rilevazione nel 1994.
Meno partenze
Sempre nel 2020, le persone che hanno lasciato volontariamente la Svizzera sono state 1'051 (2019: 1631), quelle allontanate verso il loro Paese d'origine o verso una Nazione terza erano 1'518 (2019: 2985) e verso uno Stato Dublino 715 (2019: 1521). Il calo del numero di partenze è una conseguenza della pandemia e delle restrizioni dell'entrata e del traffico aereo che ne conseguono, spiega la SEM.
La Segreteria della migrazione ricorda poi che nel maggio del 2019 il Consiglio federale, nell'ambito della strategia di reinsediamento, ha previsto di accogliere fino a 1'600 rifugiati bisognosi di particolare protezione durante il periodo 2020-2021. Sospesi a causa della crisi legata al Covid-19, gli ingressi in questo contesto hanno potuto riprendere nel mese di agosto. In totale nel 2020 la Svizzera ha accolto 330 persone.
Ci sarà un aumento nel 2021?
Lo scorso anno la Confederazione ha anche accolto 70 richiedenti asilo minorenni non accompagnati giunti direttamente da campi profughi greci che avevano parenti in Svizzera. Accogliendo una ventina di bambini e ragazzi, la Confederazione ha inoltre partecipato all'operazione coordinata a livello europeo per l'evacuazione di 400 minorenni dopo l'incendio nel campo profughi di Moria, sull'isola greca di Lesbo.
In conclusione al suo comunicato, la SEM fa anche una stima del numero di asilanti che dovrebbero giungere in Svizzera nel corso di quest'anno, stimandoli in 15'000 (± 1500). Alla luce dei numerosi focolai di crisi e di conflitti in Medio Oriente e sul continente africano, il potenziale migratorio resta infatti elevato.