Sul livello del 2023 Attese 30'000 domande d'asilo nel 2024 in Svizzera

cp, ats

1.2.2024 - 14:55

Il centro per richiedenti l'asilo di Adliswil (ZH).
Il centro per richiedenti l'asilo di Adliswil (ZH).
Keystone

Nessuna schiarita in vista quest'anno sul fronte dell'asilo: stando alla Segreteria di Stato della Migrazione (SEM), si prevedono circa 30 mila nuove domande, sul livello del 2023.

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I principali Paesi di provenienza rimarranno presumibilmente l'Afghanistan e la Turchia. Secondo le previsioni della SEM, destinate allo Stato maggiore speciale Asilo (SONAS), il numero mensile di richieste è destinato ad aumentare in primavera, per poi raggiungere il picco nel corso dell'estate o nei primi giorni dell'autunno e tornare a calare verso la fine dell'anno.

Il numero delle nuove domande d'asilo per il 2024, precisa un comunicato odierno della SEM, dipende principalmente dall'evolversi dei movimenti migratori diretti verso Grecia e Bulgaria in provenienza dalla Turchia e del flusso migratorio secondario diretto verso l'Europa occidentale.

È importante anche l'evoluzione dei flussi migratori attraverso il Mediterraneo centrale. Incideranno inoltre l'entità dei movimenti provenienti dagli Stati i cui cittadini sono esentati dall'obbligo del visto per entrare nello spazio Schengen e le misure di controllo adottate alle frontiere dai Paesi limitrofi della Svizzera.

Ucraini

Circa lo statuto di protezione S per le persone provenienti dall'Ucraina, se il conflitto continuerà con la stessa intensità e senza sviluppi significativi si prevede che nell'anno corrente potrebbero essere presentate circa 25 mila nuove domande (+/-5000).

Negli ultimi mesi, il numero di persone con statuto di protezione S che hanno lasciato la Svizzera si è attestato all'incirca allo stesso livello del numero di coloro che hanno fatto domanda per ottenere lo statuto S.

SONAS, riunione ogni due mesi

Il SONAS era stato convocato nel marzo 2022 dalla consigliera federale Karin Keller-Sutter, allora alla testa del Dipartimento federale di giustizia e polizia ora in mano a Beat Jans. I rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni, delle città e dei Comuni si sono sinora riuniti 35 volte per coordinare l'accoglienza dei profughi provenienti dall'Ucraina.

Anche grazie a questa collaborazione è stato possibile gestire i flussi migratori, particolarmente forti nelle prime settimane. Nonostante nel frattempo la situazione dei profughi provenienti dall'Ucraina si sia un po' calmata, tutti gli attori coinvolti devono tuttora far fronte a diversi problemi. Per questa ragione il SONAS continuerà a riunirsi ogni due mesi.

In futuro i temi politico-strategici del settore dell'asilo saranno trattati da una nuova commissione, che si riunirà periodicamente e della quale faranno parte rappresentanti della Confederazione, dei Cantoni, delle città e dei Comuni. La commissione darà man forte agli organi già esistenti a livello politico e operativo e si occuperà di questioni di carattere generale inerenti allo sviluppo del settore dell'asilo.