È record di giorni prestatiIn aumento le ammissioni al servizio civile in Svizzera
ev, ats
22.2.2024 - 12:29
In Svizzera lo scorso anno sono state ammesse al servizio civile 6754 persone, l'1,8% in più rispetto al 2022. Il numero di giorni di servizio prestati ha raggiunto il record di 1,8 milioni, in crescita del 6,2%. Lo ha comunicato oggi l'Ufficio federale del servizio civile (CIVI).
Keystone-SDA, ev, ats
22.02.2024, 12:29
22.02.2024, 12:51
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Il numero di persone ammesse al servizio civile nell'anno in rassegna rimane elevato: il terzo numero più alto registrato dall'introduzione della «prova dell'atto» nel 2009, precisa la nota. Sui 6754 nuovi ammessi, 3769 (55,8%) hanno presentato domanda prima della scuola reclute (SR), 786 (11,6%) dopo l'inizio della SR e 2199 (32,6%) dopo averla adempiuta.
Per quanto riguarda i giorni di sevizio prestati, analogamente a quanto è avvenuto negli ultimi anni, la maggior parte è stata svolta in ambito sociale, sanitario e scolastico. Il CIVI sottolinea che nei primi quattro mesi dell'anno 14'000 giorni di servizio sono stati prestati come sostegno straordinario ai centri federali d'asilo della Segreteria di Stato della migrazione (SEM).
Nel 2023 le persone soggette all'obbligo di leva valutate in via definitiva nei centri di reclutamento dell'esercito erano 35'700, ossia il 4,2% in più rispetto all'anno precedente, di cui 25'199 (+1,5% rispetto al 2022) sono state dichiarate idonee al servizio militare.
Al 31 dicembre 2023 le persone soggette al servizio civile erano 58'195. Di queste, 26'510 non avevano ancora prestato tutti i giorni di servizio ordinari previsti, mentre 31'685 li avevano terminati rimanendo però soggette all'obbligo di prestare servizio civile fino al licenziamento ordinario. Questo significa che possono essere impiegate soltanto per prestare servizio civile straordinario su ordine del Consiglio federale per far fronte a situazioni particolari e straordinarie.
Cala ancora il numero di istituti d'impiego
Nel 2023 gli istituti d'impiego riconosciuti erano 4492 (2022: 4516). Questo calo – ricorda la nota – può essere ricondotto in particolare a una modalità di gestione da parte del CIVI prevista dalla legge in base alla quale per essere riconosciuto, un istituto deve operare in un ambito d'attività in cui l'offerta di posti d'impiego non supera la domanda. Altri motivi della flessione sono la revoca del riconoscimento da parte del CIVI o il ritiro degli istituti d'impiego. I posti disponibili sono comunque sufficienti ad assicurare la regolare esecuzione del servizio civile e a garantire che gli impieghi del servizio civile non incidano sul mercato del lavoro.
Infine le ispezioni sono aumentate del 7%, attestandosi a 1308 di cui 1200 non annunciate. Mediante verifiche mirate e basate sui rischi è stato controllato che gli impieghi in corso rispettino le disposizioni giuridiche relative all'esecuzione del servizio civile da parte degli istituti d'impiego e dei civilisti. In meno del 4,5% delle ispezioni sono state riscontrate gravi violazioni delle regole d'esecuzione e applicate le misure previste.