Concetto rispettato Baeriswyl: «All'Onu non si discute più di neutralità svizzera»

ats

12.4.2024 - 08:16

L'ambasciatrice svizzera all'Onu Pascale Baeriswyl.
L'ambasciatrice svizzera all'Onu Pascale Baeriswyl.
Keystone

La neutralità svizzera, sulla quale si è tanto parlato dopo l'inizio della guerra in Ucraina, ormai non è più argomento di discussione al Consiglio di sicurezza dell'Onu.

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Lo afferma l'ambasciatrice elvetica presso le Nazioni Unite Pascale Baeriswyl, in un'intervista concessa all'edizione odierna di «Le Temps».

La ripresa delle sanzioni contro la Russia da parte della Svizzera è stata un'occasione per spiegare questo concetto ancora poco compreso, ha dichiarato la diplomatica. Le motivazioni sono state capite e la neutralità «è rispettata», assicura Baeriswyl.

Non mancano comunque i frequenti attacchi dei russi su questo fronte. Dopo l'annuncio in merito alla conferenza di pace sull'Ucraina che si terrà a metà giugno sul Bürgenstock (NW), l'ambasciatore di Mosca all'Onu a Ginevra ha nuovamente criticato l'allontanamento di Berna dalla neutralità.

Consiglio di sicurezza paralizzato?

Baeriswyl si è poi espressa sulla situazione del Consiglio di sicurezza, che secondo molti osservatori risulta paralizzato. L'ambasciatrice ha ammesso che sia necessaria una riforma, aggiungendo però che l'organo è solo «uno specchio dell'attuale contesto geopolitico».

Secondo la 56enne, malgrado le tensioni «il Consiglio di sicurezza è ancora il luogo in cui bisogna parlarsi». La speranza risiede nel sistema: nelle regole, nel diritto internazionale e in quello umanitario.

Gli appelli a delle riforme si sono intensificati in questi mesi a seguito dell'incapacità dell'organo di agire sulla crisi a Gaza, con gli Usa che hanno a lungo bloccato ogni tentativo di richiesta di cessate il fuoco. Lo stesso era accaduto dopo l'invasione dell'Ucraina, a causa del veto russo.