Alloggi Baume-Schneider in visita al centro federale d'asilo di Chiasso: «I reati siano puniti»

nide, ats

6.11.2023 - 17:42

Elisabeth Baume-Schneider, la responsabile del Dipartimento federale di giustizia e polizia (DFGP), si è recata oggi, lunedì, in visita al centro federale d'asilo (CFA) di Chiasso per discutere eventuali misure al fine di migliorare la situazione generale in tale sede e nei dintorni.

La consigliera federale e le autorità ticinesi a Chiasso.
La consigliera federale e le autorità ticinesi a Chiasso.
Tipress

Keystone-SDA, nide, ats

Durante una conferenza stampa, Baume-Schneider ha detto di non poter promettere nulla e di dover in primo luogo «analizzare scrupolosamente» la situazione.

Dall'inizio dell'estate, le autorità locali e cantonali chiedono misure per migliorare le condizioni all'interno e all'esterno del centro, sia per garantire il funzionamento della struttura, sia per far fronte al crescente senso di insicurezza tra la popolazione a causa di numerosi reati: quest'ultimo è stato avvertito anche dal presidente del Consiglio di Stato ticinese, Raffaele De Rosa (Centro), secondo cui l'aumento degli ingressi illegali alla frontiera sta alimentando siffatto sentimento da parte dei ticinesi.

Alcuni atti commessi contro donne e persone vulnerabili stanno mettendo a dura prova la convivenza pacifica in Ticino. Il consigliere di Stato ha poi aggiunto che la Confederazione deve rivedere la chiave di distribuzione dei richiedenti asilo.

De Rosa chiede che vengano prese misure disciplinari contro i rifugiati che violano la legge, come anche il sindaco di Chiasso, Bruno Arrigoni, il quale ha calcolato che dall'inizio dell'anno la polizia è dovuta intervenire due volte al giorno per problemi con gli ospiti del CFA.

Baume-Schneider preoccupata per le generalizzazioni

Dal canto suo, la consigliera federale ha ricordato che solo una minoranza dei richiedenti l'asilo contravviene alla legge o adotta dei comportamenti deplorevoli, sottolineando il pericolo costituito dalle generalizzazioni.

Ha altresì esortato le autorità cantonali di perseguimento penale a vigilare «affinché tutti i reati siano puniti» e informato di aver incaricato la Segreteria di Stato della migrazione (SEM) di rafforzare permanentemente le misure di sicurezza e di prevenzione nel CFA.

Situazione difficile in tutta la Confederazione

Baume-Schneider ha asserito che la situazione in materia di alloggi «è tesa in tutta la Svizzera» e ha ricordato che in totale sono 21'300 le domande d'asilo attuali, ossia un incremento del 400% rispetto a quelle depositate nello stesso periodo dell'anno precedente.

In Ticino è previsto, in virtù di accordi siglati con il cantone, un tetto massimo di 650 alloggi: nel caso in cui questa soglia venisse superata, ha sottolineato la responsabile del DFGP, tale sforzo «è compensato nel quadro dell'attribuzione ai Cantoni dei casi che devono essere trattati in procedura ampliata».