Berna Personale di cura in piazza per migliori condizioni di lavoro

zc, ats

26.11.2022 - 18:41

Il personale di cura in piazza a Berna
Il personale di cura in piazza a Berna
Keystone

Circa 700 operatori sanitari sono scesi rumorosamente in piazza oggi pomeriggio a Berna per chiedere migliori condizioni di lavoro: invitano in particolare Confederazione, Cantoni e datori di lavoro a intervenire per porre fine alla fuga di personale curante.

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Ogni mese, più di 300 infermieri abbandonano la loro professione, si legge in un appello pubblicato congiuntamente dai sindacati Unia, VPOD e Syna e dall'ASI, l'Associazione Svizzera Infermiere e Infermieri.

Ciò alimenta la crisi nel settore sanitario. Molti reparti e case di riposo sono ora gravemente carenti di personale. Il sovraccarico di lavoro porta a compiere errori, la qualità dell'assistenza diminuisce.

È quindi imperativo che l'iniziativa «Per cure infermieristiche forti», adottata dal popolo un anno fa, venga attuata al più presto. Ma ciò non è sufficiente. Per fermare il «Pflexit» (ndr., dal tedesco Pflege Exit – fuga del personale di cura) ci vogliono misure immediate. Sono necessari, tra l'altro, migliori salari, indennità più elevate, l'effettiva registrazione e remunerazione dell'orario di lavoro e sussidi per l'assistenza integrativa ai bambini.

Il corteo di manifestanti ha accompagnato le sue richieste con il rumore fatto scuotendo o pestando recipienti specifici utilizzati nel settore sanitario: «lanciamo l'allarme», questo il motto della protesta.

Su uno degli striscioni si poteva leggere: «Gli applausi erano ieri – oggi abbiamo bisogno di più tempo e denaro». Un'infermiera sventolava uno striscione recitante: «Ho 255 ore di straordinario». Mentre i medici portavano uno striscione con scritto «La salute non è una merce».